L'Epifania tutte le feste porta via. Vero, sebbene tra circa un mese torneremo a fare i conti con il Carnevale, e, di conseguenza, con tutti i dolciumi e i piatti che questa festa porta con sé. Oltre a sfilate di carri e maschere, s'intende. Dal 24 dicembre al 6 gennaio siamo stati alle prese con pranzi, cenoni, ospitate da amici e parenti anche nei giorni non festivi. Fino all'epilogo della tradizionale calza portata dalla Befana. Quest'ultima, oltre a portarci vari ed eventuali dolciumi, porta con sé anche due chili in più secondo gli esperti.
Purtroppo però, i bagordi natalizi non si traducono solo in chili di troppo. Bensì anche in aumento di colesterolo e trigliceridi, intestino irritato e affaticamento del fegato. Come possiamo aiutare il nostro organismo a tornare in forma e funzionante nella normalità? Ce lo dice Giovanna Cecchetto, dell'Associazione Nazionale Dietisti (Andid).
Attività fisica mista a determinati cibi
Innanzitutto, occorre fare tanta attività fisica. Ciò non vuol dire trasformarsi in provetti palestrati e recarsi tutti i giorni in palestra e sottoporsi a sforzi immani. I quali rischiano di farci più male che bene. Bensì dedicarsi anche a una corsetta al giorno di un'oretta, o anche a lunghe passeggiate a passo sostenuto.
Inoltre, non bastano integratori o tisane, è invece importante mangiare piatti semplici, senza grassi eccessivi, ma con condimenti semplici. Importante bere tanta acqua, ridurre al massimo grassi, zuccheri semplici e bevande alcoliche. E' importante ingerire cereali integrali e fonti proteiche vegetali, come ad esempio i legumi al posto di carne o formaggi.
Bene mangiare anche tanta verdura, non accompagnata nell'olio, bensì cruda, bollita o cotta al vapore, in modo da assimilarne tutti i benefici senza apporti di grassi. Importante è avere pazienza e non volere tutto e subito, sottoponendosi, come detto, di punto e in bianco a sforzi fisici o a diete che rievocano un film di Fantozzi, quando in un episodio il povero Ragioniere Ugo si affidò alle cure di uno spietato dietologo tedesco.