Il 2015 è stato senza dubbio caratterizzato da ripetuti allarmi su svariati generi alimentari. Ad essere incriminata per prima è stata la carne rossa, poi gli insaccati, il caffè e perfino la pizza. Alimento simbolo e vanto di Napoli nel mondo, che però sarebbe cancerogena se cotta nel tradizionale forno a legna. Quest'ultimo, peraltro, è stato anche indicato tra i principali agenti inquinanti di molte città. Al punto che proprio in provincia di Napoli, il Comune di San Vitaliano composto da seimila anime, ne ha imposto fino al prossimo mese di marzo la chiusura.

Provvedimento che potrebbe riprendere nel mese di novembre di quest'anno se la situazione delle polveri sottili nell'aria non dovesse migliorare.

Ora sotto accusa è la pizza da asporto

Ma forno a legna a parte, la pizza viene incriminata anche in questo inizio 2016. Questa volta, ad essere additata è quella da asporto, che mangiamo comodamente a casa magari davanti ad un film o a una partita di calcio. Perché non abbiamo avuto tempo di cucinare o semplicemente perché ne avevamo voglia. L'allarme viene dall'America, ma sulla stessa lunghezza d'onda si trova anche il Ministero dell'ambiente. Scopriamo perché.

L'allarmedella Food and drug administration

Cominciamo col dire che ad essere messo sotto accusa è il cartone col quale viene confezionata la pizza d'asporto.

L'allarme è partito dagli Stati Uniti, dove la Food and Drug Administration ha vietato l'uso di tre tipi di perfluoroalchilico usati per queste confezioni. Ciò in quanto "Non è più certo che le sostanze chimiche che compongono nella più parte dei casi il cartone di queste confezioni siano sicure". Tali sostanze sono utilizzate per mantenere integri gli scatoli al contatto con olio o grasso che cola dalla pizza, nonché l'umidità dovuta al calore della stessa.

Tuttavia, proprio il contatto con il cibo aumenterebbe i rischi di insorgenza di cancro.

Dubbi anche dal Ministero dell'ambiente

Come dicevamo, anche il Ministero dell'ambiente italiano nutre seri dubbi sugli scatoli di cartone che contengono le pizze d'asporto. In particolare, seri dubbi riguardano anche qui i composti perfluoroalchilici usati per essi, ma anche in altri campi. Ad essere sotto accusa sono dunque materiali che ne fanno uso, come il Teflon e il Gore-Tex. Gli alimenti rischiano così di diventare vettori di sostanze dannose per la nostra salute.