Prescritto ad almeno 17mila persone, tra l’aprile 2007 e marzo 2015. Interessato personale militare delle Forze Armate di Sua Maestà, ma anche personale civile impegnato in missioni in Paesi a rischio malaria, la meflochina, principio attivo di Lariam commercializzato dalla Roche, è ora sorvegliato speciale. L'allarme era stato lanciato dopo un’inchiesta del programma BBC Radio 4's Today, che aveva rivelato l’appello di un medico militare al Ministro, per prescrivere farmaci alternativi e più sicuri del Lariam.

L’antimalarico della discordia

I deputati inglesi hanno già scritto al Ministro della Difesa per chiedere delucidazioni in merito, che ha replicato come già oggi la stragrande maggioranza del personale schierato, riceva farmaci alternativi al Lariam.

Ma che rischi corre chi prende questo antimalarico? Essenzialmente può indurre depressione e ansia, due malesseri che mal si combinano con l’impegno di chi è in prima linea in paesi difficili e pericolosi, e lontano da casa.

La stessa azienda farmaceutiche, Roche, che commercializza il farmaco, aveva evidenziato gli eventuali effetti collaterali. Ma finora non vi erano casistiche ufficiali su grandi numeri, a sostegno di questi effetti. Un’indagine durata sei mesi, ad opera di un apposito comitato britannico, ora ha confermato queste preoccupazioni.

Alla luce di questi risultati, il farmaco potrà essere ancora prescritto, anche al personale militare, ma solo dopo un’attenta valutazione di ogni singolo caso, in conformità con i requisiti indicati, e non invece prescritto a tutti, senza alcuna distinzione.

Un vecchia molecola ancora di moda

Sintetizzata nel 1970, subito dopo la fine della guerra in Vietnam, data la preoccupazione della inefficacia della clorochina, vecchio farmaco antimalarico, che era ormai poco efficace a causa dello sviluppo di forme di resistenza, il lariam, ovvero il suo principio attivo meflochima, è un farmaco antimalarico entrato in commercio negli anni ’80.

E’ molto efficace, anche nelle forme più gravi di malaria da Plasmodium Falciparum, per questo usato per decenni nella profilassi della malaria.

Tuttavia, nel tempo sono stati segnalati effetti collaterali come sul sistema nervoso, in quanto fortemente irritativo e anche neurotossico. Controindicato nei cardiopatici. Era preferito perché è sufficiente prenderlo 1 settimana prima di partire e continuare, con una somministrazione settimanale, per 4 settimane dopo il rientro dai paesi a rischio malarico.

Assolutamente ben tollerato in gravidanza e in tutti i soggetti in buone condizioni. Da evitare assolutamente in soggetti ansiosi e con problematiche neuropsichiatriche, in chi soffre di vertigini, deve scalare montagne o fare immersioni, e nei cardiopatici. Può indurre forme di resistenza.

Probabilmente, anche l’era della meflochima volge al termine, in questo caso non per il subentro di forme di resistenza come lo è stato con la clorochina, ma perché sono disponibili nuovi farmaci meglio tollerati, come l'associazione di diidroartemisinina e piperachina, cioè Eurartesim, sviluppato e commercializzato dall’azienda farmaceutica italiana sigma-tau.