L’esercizio fisico è un alleato molto importante per il nostro Benessere. Aiuta a prevenire e combattere una serie di disfunzioni, come ipertensione e ipercolesterolemia. Una regolare attività fisica può modificare il nostro quadro clinico, ma è bene sapere che non tutte le attività danno gli stessi risultati. I ricercatori giapponesi hanno preso in esame circa 10.100 individui (7.700 uomini e 2.400 donne), di età media 18-76 anni, e li hanno suddivisi in gruppi, in base all’attività fisica svolta, da nessuna, scarsa, moderata, intensa fino a vigorosa.

E sono andati a valutare come cambiavano 10 parametri del loro checkup annuale.

Dimmi come ti muovi e ti dirò che vantaggi hai

I lavoratori giapponesi ogni anno vengono chiamati – nel loro mese di nascita – a sottoporsi ad un checkup completo. L’obiettivo è prevenire ogni possibile disfunzione, o intervenire in una fase iniziale in caso di malattia. In questo contesto si accumulano tanti dati per cui risulta facile fare studi epidemiologici su vasta scala. Uno delle voci maggiormente monitorate è il rapporto tra Salute e attività fisica nel tempo libero, la cosiddetta “Leisure-Time Physical Activity” (LTPA). In letteratura ci sono molti lavori su LTPA e mortalità, vita media, o singole patologie.

L’ultimo studio è stato pubblicato da T. Oshio e coll. su Journal Occupational Health. Controllati 10 parametri del checkup annuale dei soggetti arruolati, uomini e donne, in relazione all’LTPA. I parametri sono: 1) pressione sistolica (massima); 2) pressione diastolica (minima); 3) trigliceridi; 4) HDL (colesterolo buono); 5) LDL (colesterolo cattivo); 6) colesterolo totale; 7) glicemia a digiuno; 8) emoglobina glicata (HbA1c); 9) indice massa corporea; 10) circonferenza addominale.

Per gli uomini, un’attività fisica moderata è sufficiente a ridurre i livelli ematici di LDL, emoglobina glicata, indice di massa corporea e circonferenza addominale. Per ridurre la glicemia a digiuno, i trigliceridi, aumentare l’HDL e la glicemia è invece necessario uno sforzo superiore, con un’attività da moderata a vigorosa.

Pressione sanguigna (diastolica e sistolica) e livelli di colesterolo totale risentono meno del LTPA, anche con una intensa attività fisica. Per le donne, invece, gli effetti registrati sono minori. Addirittura negativo è stato l’effetto su pressione sanguigna (diastolica e sistolica) e sulla circonferenza addominale.

Gli autori hanno concluso che anche una moderata attività fisica può migliorare il nostro profilo di checkup. Tuttavia i risultati dipendono dal livello di sforzo compiuto, dai fattori di rischio a cui siamo esposti (tipo di lavoro, orario di lavoro, obesità, fumo di sigaretta, alcol, ecc.) e dal genere: a parità di sforzo, uomini e donne danno risposte differenti.

Attività fisica e colesterolo

Sul rapporto tra esercizio fisico e livelli di colesterolo, è noto che per aumentare il cosiddetto colesterolo buono (HDL) è preferibile un’attività fisica di tipo aerobico. Possiamo scegliere tra una camminata a passo svelto, la corsa, il nuoto o il ciclismo. Comunque, per tutte le attività vale una regola generale: per ottenere degli effetti positivi sul cuore bisogna fare un’attività che porti ad un aumento della frequenza del battito cardiaco e del respiro, senza avere affanno.

Un allenamento completo deve abbinare all’attività aerobica ad un esercizio di forza (es. sollevamento pesi), ed uno stretching adeguato. Sono sufficienti 30 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana.

Ad un’attività moderata-alta di esercizio aerobico meglio abbinare qualche minuto di esercizio di forza, anche se di bassa intensità. Facendo questo, con regolarità nel tempo, si viene “premiati” con bassi livelli di LDL e di trigliceridi, ed elevati livelli di HDL.

Il consiglio generale per persone in buona salute è di garantirsi almeno 30 minuti al giorno di attività fisica per 5 giorni alla settimana. L’esercizio aerobico deve essere di intensità moderata-alta e può essere abbinato ad esercizi di forza a bassa intensità. In questo modo si aiuta l’organismo sia a mantenere bassi colesterolo cattivo e trigliceridi sia ad aumentare il colesterolo buono. Scopri di più grazie ai consigli del medici del Policlinico "A. Gemelli" nell'iniziativa Viaggio al Cuore del Problema, powered by Danacol.

Secondo l’American Hearth Association, se uno riuscisse ad arrivare ad un’attività fisica di 40 minuti al giorno potrebbe vedersi ridurre significativamente il rischio di infarto e ictus, anche se soggetto a rischio.