È lecito avere un’opinione differente dal pensiero dominante ma, nel campo medico, un'opinione personale può avere pesanti ripercussioni sulla salute delle persone. Negli ultimi anni, responsabile una serie di informazioni distorte disponibili sul web, si è andata diffondendo una corrente di pensiero contro i vaccini.Tutto ciò, nonostante a livello internazionale tutte le evidenze cliniche siano a favore dei vaccini, anzi, se ne auspicano di nuovi ogni qualvolta ci sentiamo minacciati da un'ulteriore epidemia. Il comune cittadino, comunque, fa riferimento al proprio medico per sapere quello che è giusto fare.

Un numero crescente di medici ha iniziato a sconsigliare le vaccinazioni. Una "obiezione di coscienza"che ora può costare cara, fino alla radiazione dall’albo.

I medici non potranno più sconsigliare la vaccinazione, se non su basi scientifiche

A presentare un documento ufficiale è proprio l’organo di rappresentanza dei medici italiani, la Fnomceo (Federazione degli Ordini dei Medici). A parlare sono il segretarioLuigi Conte, e il presidente Roberta Chersevani, per spiegare l'iniziativa avviata dalla Federazione.

Sono già in corso procedimenti contro alcuni medici che sconsigliano i vaccini sulla base di un convincimento personale. Questi professionisti rischiano delle pesanti sanzioni, fino alla radiazione dall’Albo.

Il motivo è semplice: un medico è un’autorità a tutela della salute pubblica. Quindi è tenuto ad adottare comportamenti deontologicamente allineati a quelle che sono le indicazioni delle autorità sanitarie e alle evidenze scientifiche accertate dalla comunità internazionale.

I vaccini sono uno strumento fondamentaleper assicurare un’adeguata protezione da una serie di infezioni che, oltre a rappresentare un serio rischio per i cittadini/pazienti, sono un'importante voce di spesa per la sanità pubblica.

Esistono anche dei casi in cui la vaccinazione deve essere sconsigliata, ad esempio nei pazienti immunodepressi, ma questi casi sono previsti dai protocolli ufficiali e quindi un medico, in presenza di questi pazienti, deve correttamente sconsigliare la vaccinazione.

In assenza di controindicazioni, anche per etica professionale, un medico non può e non deveconsigliare di non effettuare la vaccinazione.

La posizione della Fnomceo mette finalmente un punto fermo su una questione che stava degenerando.

Anche la magistratura deve fare la sua parte

Nello stesso documento della Fnomceo c’è un riferimento al lavoro dei magistrati che, spesso, emettono sentenze sul principio di "libertà di scelta"dei cittadini, anche se questo non ha un solido riscontro scientifico. Il documento chiede all’organo giudicante di emettere - in materia di salute - sentenze che siano allineate alle evidenze scientifiche. Tale allineamento, tra le varie istituzioni, è l’unico modo per assicurare comportamenti coerenti di vita sociale.

In passato, il vice segretario della Fimmg, Pierluigi Bartoletti, è stato denunciato da un'associazione di consumatori per aver difeso i vaccini.

Poi ci sono magistrati che condannano le ASL a pagare indennizzi a pazienti, in virtù di una presunta relazione tra vaccinazione e autismo, pur essendo assolutamente esclusa da qualsiasi evidenza scientifica internazionale.

L’autonomia del magistrato, nell’esercizio della sua professione, non dovrà apparire antiscientifica. L’appello alla magistratura è quello di avvalersi di consulenti esperti e competenti in materia, e che basano i loro pareri su evidenze scientifiche e non su delle opinioni.

Spesso anche la politica sembra a vocazione antiscientifica. Speriamo si arrivi presto ad un cambiamento di rotta, dove prima di fare dichiarazioni o provvedimenti, ci si accerti di essere allineati con quelle che sono le evidenze acquisite a livello internazionale. In questo caso, un primo passo potrebbe essere il rendere obbligatorio la vaccinazione ai bambini, pena l’esclusione dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia. Come avviene in molti Paesi.