C'erano una volta i cari, vecchi e molto antipatici pidocchi. Piccoli parassiti che si annidano principalmente sulla testa e tra i capelli, e che si diffondono rapidamente se l'igiene personale è scarsa e se si vive in contesti igienico-sanitari scadenti. Tra i bambini i pidocchi possono facilmente annidarsi se gli shampoo non sono frequenti e se a scuola o in altri contesti ludico-sportivi ci sono soggetti vettori di questi parassiti. Ora, dagli Usa arriva un allarme: i pidocchi sono diventati resistenti proprio come i batteri, tanto da essere chiamati super pidocchi.

A dirlo una ricerca pubblicata sulla rivista Paediatric Dermatology dell’Università di Pittsburgh, condotta dai ricercatori del dipartimento di dermatologia della stessa. Ecco di cosa si tratta.

Pidocchi diventati super pidocchi

I ricercatori ritengono che questi piccoli batteri stiano sviluppando una resistenza ai trattamenti usati comunemente per contrastarli. Si pensi ad esempio al tradizionale Mom, uno shampoo specificamente antipidocchi, considerato tra i principali rimedi. Ora, secondo le stime, tale shampoo ha effetti duraturi solo in un caso su quattro, sebbene siano in vendita sempre nuovi prodotti più efficaci. La ricerca cerca di tenere il passo all'evoluzione dei super pidocchi, che possono rendere complicata la vita dei minori, causando anche problemi di socializzazione ed isolamento.

Super pidocchi, come evitarli:occhio anche ai selfie

I super pidocchi trovano, come detto, terreno fertile in scuole, palestre, piscine. Dove il contatto tra bambini e adolescenti è costante, si utilizzano gli stessi attrezzi ed oggetti. Bisogna dunque stare attenti all'utilizzo comune di pettini, spazzole, cappelli, caschi. Ognuno deve avere il proprio e se lo si è lasciato su una panchina o un lavandino, va ben disinfestato.

I super pidocchi possono esserestimolatida pediculosi, che è asintomatica, ma spesso provoca prurito intenso e lesioni da grattamento.I super pidocchi possono poi essere trasmessi anche mediante i selfie. Già in passato qualche ricerca ha messo in guardia su ciò. Per scattare un selfie, bambini e adolescenti poggiano la testa l'uno all'altro e così i parassiti possono saltare da un capo all'altro e diffondersi facilmente.