Le liste d'attesa troppo lunghe sono ormai un problema per molti pazienti che molto spesso si trovano difronte all'alternativa di aspettare diversi mesi prima di ricevere la prestazione medica o a rivolgersi a studi privati a pagamento.

Tempi biblici per alcuni esami fondamentali: si va dai nove mesi per un'ecografia ai dai tredici mesi per una risonanza magnetica; da un anno per una mammografia o una tac ai nove mesi per la visita oculistica.

E moti pazienti, spinti dalla necessità di avere un parere medico urgente, sono costretti a rivolgersi a studi privati al fine di ovviare ai ritardi del SSN.

Il Piano Nazionale di governo delle liste d'attesa

Il rimedio alle lungaggini delle Liste d'attesa c'è ed è stato fornito dal recente Piano Nazionale di governo delle liste d'attesa formulato dal Governo d'intesa con le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. E' un provvedimento di particolare importanza perché indica in modo preciso le priorità ed i tempi massimi entro cui il Servizio Sanitario Nazionale deve erogare le prestazioni sanitarie. In particolare vengono stabiliti i tempi in cui esami, visite specialistiche e ricoveri devono essere garantiti.

Cosa sono le priorità temporali

Una delle novità del Piano Nazionale sono le priorità temporali che il medico deve indicare nell'impegnativa utilizzando quattro lettere di riferimento:

- lettera U: indica le prestazioni urgenti che devono essere erogate entro 72 ore;

- lettera B: indica le prestazioni che devono essere fornite in tempi brevi, entro 10 giorni

- lettera D: indica le prestazioni differibili entro 30 o 60 giorni a seconda che si tratti di visite o esami strumentali;

- lettera P: che indica le prestazioni programmate entro 180 giorni.

La categoria dipende ovviamente dal problema di salute: alcuni necessitano di un intervento immediato e celere, altri tipi di controlli possono essere fissati più in la nel tempo.

Esami e visite specialistiche con tempi d'attesa garantiti

Un'altra importante novità del Piano Nazionale è stata l'individuazione 58 prestazioni sanitarie da effettuare entro tempi massimi nei confronti del 90% dei pazienti che ne fa richiesta.

In particolare vanno erogati entro 60 giorni i seguenti esami diagnostici: TAC, mammografia, ecografie, colonscopia, audiometria, elettrocardiogramma, fondo oculare, ecc. Alcune visite specialistiche vanno, invece, erogate entro 30 giorni tra le quali quella cardiologica, endocrinologica, neurologica, ortopedica, ginecologica, otorinolaringoiatrica, urologica, oncologica, ecc.

Come fare richiesta

In precedenza il D.lgs 124/1998 sanciva che i direttori generali delle aziende sanitarie indicassero tempi massimi tra la data di richiesta della prestazione sanitaria e l'erogazione della stessa. In caso di ritardo prolungato il paziente può fare richiesta di visita medica presso uno studio privato o intramoenia, senza costi aggiuntivi.

Ma come fare richiesta per avere garantita la visita medica?

La domanda va presentata in carta semplice e va indirizzata al direttore generale dell'azienda sanitaria locale di appartenenza avendo cura di specificare i dati personali, la documentazione necessaria, precisando la data della richiesta ed il ritardo dell'erogazione della prestazione.

Il tutto senza costi aggiuntivi rispetto al ticket.

Grazie a queste nuove linee guida i pazienti, soprattutto quelli con meno disponibilità economiche, potranno finalmente vedere riconosciuto il suo diritto a cure e trattamenti sanitari entro tempi ragionevoli ed accettabili.