Sarà dedicato a San Giuseppe Moscati il Poliambulatorio solidale che, tra luglio e settembre, nascerà a villa san giovanni per fornire visite specialistiche gratuite in forma del tutto volontaria e sotto le insegne del motto: chi ha dia, chi non ha prenda.

Obiettivo primario venire incontro ai cittadini

Un messaggio forte e concretamente cristiano preso in prestito proprio dal cosiddetto “medico dei poveri” campano che rispecchia in pieno l’obiettivo della nuova Associazione Smail (Solidarietà medica assistenza integrata locale) da cui è partita l’iniziativa, dopo una fase di confronto con la Consulta di volontariato di Villa.

In questa circostanza, infatti, l’organo (composto da 18 associazioni) ha reputato prioritaria questa scelta. “Il progetto nasce dalla consapevolezza che sul territorio provinciale di Reggio Calabria e in tutta la regione il settore sanitario non riesce a coprire le esigenze della popolazione, soprattutto delle fasce deboli, disagiate e di chi non può permettersi una visita specialistica”, afferma il presidente di Smail Domenico Cotroneo, il quale evidenzia anche la struttura associativa e il crescente numero di adesioni, che andrebbero ad aggiungersi agli attuali 38 soci. Il poliambulatorio sarà diviso in branche specialistiche e la prenotazione della visita avverrà su consiglio del medico generico e, soprattutto, senza impegnativa.

Cotroneo tiene a sottolineare più volte la gratuità del servizio. Definiti gli aspetti operativi, adesso il prossimo step fondamentale per il definitivo start-up dell’attività è quello dell’individuazione dei locali in cui ospitare l’intera struttura. Si pensa ad un bene confiscato e, comunque, tutta l’operazione “sarà effettuata nella massima trasparenza e tramite autofinanziamento”, precisa ulteriormente Cotroneo.

Una sanità farraginosa e problematica

L’opportunità di offrire servizi sanitari gratuiti è un impegno davvero lodevole per venire incontro ad una cittadinanza sempre più attanagliata dai meccanismi farraginosi della macchina sanitaria, di cui è vittima il cittadino-utente. A questo proposito Cotroneo ricorda la presenza molto ridotta di strutture mediche specialistiche gratuite in Italia e con lui è stato anche possibile tracciare una breve analisi sul precario stato di Salute della sanità nazionale.

“Il problema, soprattutto, è che la sanità specialistica non è più trattata dal medico generale - sottolinea il Presidente di Smail - essendo invece devoluta a strutture ambulatoriali pubbliche, che non riescono a sostenere la richiesta portando il paziente verso le strutture private. Il medico di base deve ritornare ad essere tale evitando di prescrivere visite specialistiche per non affrontare il problema. È importante, prima di tutto, che il paziente instauri un rapporto di amicizia e fiducia con il proprio medico, come accadeva un tempo”.