Il numero delle bambine e dei bambini vaccinati sta calando. La preoccupazione della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) ha prodotto, insieme a Cittadinanzattiva, un instant book : Domande e Risposte Sui vaccini, consultabile on line.

I numeri

Le percentuali di vaccini in età pediatrica per patologie infettive sono scese sotto la soglia limite di sicurezza del 95%, spiega Claudio Cricelli, Presidente Nazionale della SIMG. Il riferimento è alla poliomielite, alla difterite e al tetano per il quale sono immuni soltanto il 93% dei bambini.

Per quanto riguarda parotite, rosolia e morbillo i minori vaccinati sono meno dell’85%. Per la SIMG i dati generano preoccupazione e manifestano una particolare sfiducia nel Sistema Sanitario e nelle istituzioni che si occupano di Salute. Ecco il motivo della nascita di un semplice manuale che offre la possibilità di conoscere le informazioni principali che riguardano le vaccinazioni.

Cittadini attivi

Contrastare la disinformazione e contribuire al superamento della diffidenza nei confronti dei vaccini. Lavorare tutti insieme per una maggiore consapevolezza da parte di cittadini e genitori nelle scelte importanti per la salute. E' questa la posizione di Cittadinanzattiva che ha collaborato alla pubblicazione dell'Istant book.

Instant book dal medico di famiglia

La pubblicazione è patrocinata dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e di Federfarma ed è stata presentata all’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Oltre a poterla leggere sul sito della SIMG si troverà negli studi dei medici di famiglia di tutta Italia.

L’instant book parte da un decalogo sintetico sulle vaccinazioni e poi approfondisce il tema con domande e risposte.

Intanto il dibattito sull'obbligatorietà dei vaccini per l'iscrizione all'asilo nido partito dall'Emilia Romagna continua ad essere acceso. Forze politiche e genitori ne discutono nelle istituzioni e sui social. Tra chi mette in discussione l'efficacia dei vaccini fino a ritenerli, in alcuni casi, pericolosi e chi parla di disinformazione diffusa e pretestuosa.