L’Istituto Pascale di Napoli, che fa parte dell’Istituto Nazionale Tumori, si conferma quale centro di assoluta rilevanza nella cura delle patologie oncologiche. Lo studio parte dai risultati di una indagine preliminare condotta negli Stati Uniti e a Taiwan e che è stata recentemente presentata al congresso della American Society of Clinical Oncology di Chicago. Una ricerca dagli aspetti e risultati così interessanti da decidere di avviare, a livello mondiale, uno studio clinico di fase 3 con sperimentazione su malati per valutare l’efficacia del farmaco.

Si è scelto di affidare la sperimentazione anche in Italia e si è individuato il nosocomio partenopeo quale struttura unica per sperimentare il vaccino nel nostro paese. Qui, a coordinare la ricerca sarà il direttore di Oncologia medica senologica dell’Ospedale, professor Michelino De Laurentiis.

Il Vaccino

Il vaccino anti Globo che si vuole testare è destinato alle pazienti affette da tumore triplo negativo. Si tratta di un Tumore molto aggressivo e verrà somministrato a seguito di un intervento chirurgico di asportazione della massa tumorale, assicurando un trattamento più efficace e sicuramente meno invasivo. Vi è però da rilevare che il farmaco è destinato ad accrescere le percentuali di guarigione e, di conseguenza, il termine vaccino che gli viene attribuito è assolutamente improprio trattandosi, qualora confermata dalla fase sperimentale, di una vera e propria cura più che di un intervento di prevenzione.

Il Professor De Laurentiis vede nell'impiego di questo nuovo farmaco una primaria opportunità per l’accesso ad un trattamento post intervento assolutamente nuovo. Questo che si potrebbe definire come vaccino terapeutico, infatti, è stato pensato per determinare nel corpo delle pazienti una risposta immunitaria molto specifica contro quel tipo di tumore, ed è per questo che si dovrebbe dimostrare più efficace dei farmaci finora impiegati e, contemporaneamente, dovrebbe ingenerare minori effetti collaterali.

I casi in esame e la sfida

I dati di recente pubblicati evidenziano che il cancro al seno colpisce per lo più donne giovani che però presentano una mortalità in continua riduzione. Nello specifico si stima un trend per il quale si rileva una diminuzione annua del 1,4%. Gli studi peraltro dimostrano che le donne, una volta guarite, possono efficacemente pensare ad una gravidanza senza complicazioni.

Le normali modificazioni ormonali che la gravidanza comporta, non determina alcun problema di ricaduta nella malattia.

L’augurio che ci facciamo, dunque, è che i risultati preliminari presentati a Chicago siano quanto prima confermati all'Ospedale Pascale e che il trend di guarigioni finora mostrato sia accelerato in modo ancora più sostanziale.