La Gonorrea fino a poco tempo fa veniva combattuta dai medici attraverso la sistematica somministrazione degli antibiotici. Negli ultimi tempi però qualcosa è cambiato, e l'Organizzazione Mondiale per la Sanità non nasconde una forte preoccupazione, tanto che ha diffuso tramite diversi quotidiani, uno tra questi il giornale Liberoquotidiano.it, un'informativa dettagliata per spiegare il problema. Stando alla ricerca, e ai diversi dati inerenti gli ultimi casi di persone contagiate dalla gonorrea, la risposta degli antibiotici è stata nella maggior parte dei casi insufficiente, addirittura in alcuni completamente inutile.

La malattia dunque si è evoluta, ma soprattutto è mutata, al punto da essere diventata un problema serio. Pare infatti che al momento non vi siano cure ottimali che si possono intraprendere. La gonorrea, malattia che si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali, o con il contatto diretto con le secrezioni infette, colpisce indiscriminatamente uomini e donne. In queste ultime pare creare danni più evidenti e seri. Secondo i dati in possesso dell'OMS, la gonorrea ha visto crescere la sua diffusione negli ultimi tempi, e almeno 78 milioni di persone si ammalano ogni anno. A facilitare la crescita nei numeri è stata sia la facilità con cui oggi le persone si spostano nel mondo, sia un progressivo abbandono dell'uso dei metodi contraccettivi da parte delle persone.

La malattia non è da sottovalutare, e l'allerta della sanità mondiale rimane elevata.

Gonorrea più forte degli antibiotici

La gonorrea è stata studiata più a fondo nelle ultime due settimane. Più nello specifico è stata osservata l'azione che il più utilizzato tra gli antibiotici classici, ovvero la ciprofloxacina, ha fatto una volta somministrato.

Il risultato è stato che la malattia ha resistito almeno nel 97% dei casi, quindi un dato decisamente allarmante. Altri due antibiotici testati hanno dato risultati migliori, ma sempre troppo poco per una cura affidabile: l'azitromicina è stata neutralizzata nell'81% dei casi, mentre le cefalosporine hanno fallito nell'ordine del 66%.

I medici stanno cercando di capire se esiste la possibilità di affiancare agli antibiotici altre cure, in modo da combattere in maniera efficiente la gonorrea.

La gonorrea nell'uomo e nella donna

Gonorrea e contagiati rappresentano un connubio oggi preoccupante per medici e ospedali. Uomini e donne mostrano più o meno gli stessi sintomi, ma si deve fare un distinguo in merito ai rischi legati all'abbassamento delle difese immunitarie. L'uomo, se colpito dalla malattia, presenta infezioni dell'organo genitale con conseguenti secrezioni infette. Queste sono comunque utili ai medici, perché una volta analizzate permettono di diagnosticare con certezza se si è stati contagiati da questa malattia. Le donne sono invece più a rischio, perché oltre a contrarre la stessa pericolosa infezione, diventano più soggette a essere colpite dal virus dell'HIV.