La scienza, in particolare quella medica, si può davvero dire che abbia compiuto passi da gigante negli ultimi anni. Progressi in questo senso si riscontrano anche nell'ambito dei trapianti d'organo. In particolare un team internazionale di ricercatori provenienti da università statunitensi e cinesi, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science, grazie all'utilizzo di una nuova tecnica di ingegneria genetica denominata CRISPR, è riuscito a modificare il dna dei maiali in modo da rimuovere nel codice genetico di questi animali i retrovirus pericolosi per la salute umana.

Si tratta di un passo in avanti molto importante.

Trapianti d'organo dai suini tra dilemmi etici e biologici

In effetti l'idea di impiegare organi di maiale per sostituire quelli umani non è nuova, in quanto i suini hanno caratteristiche migliori rispetto a tutti gli altri animali. D'altro canto però i ricercatori si scontrano con problematiche di natura etica e biolgica che ne rendono niente affatto semplice l'applicabilità. In particolare i genetisti sono riusciti a superare un ostacolo non da poco: gli esperti temevano infatti che i retrovirus endogeni dei suini presenti nel genoma del maiale donatore potessero andare a moltiplicarsi nell'organo trapiantato a un essere umano. In effetti la preoccupazione più grande è che questi virus latenti potrebbero risvegliarsi nel momento in cui l'organo dell'animale viene trapiantato all'uomo, in quanto i pazienti che hanno bisogno di trapianto presentano un sistema immunitario più debole.

Ed è proprio questa dificoltà che almeno fin ad oggi ha impedito il trapianto all'uomo di organi di provenieza suina. Ma in un futuro non troppo lontano potremo assitere a un radicale cambiamento di questo scenario.

Trapianti d'organo: la nuova tecnica di ingegneria genetica

Tramite una sofisticata tecnica di ingegneria genetica denominata Crispr-cas9, i ricercatori sono riusciti a eliminare dal Dna dei maiali i retrovirus endogeni.

In tal modo i nuclei delle cellule modificate sono stati trasferiti all'interno di cellule uovo che sono state private del loro nucleo originale. In questo modo è stato possibile ottenere embrioni completamente privi di virus che sono stati impiantati nell'utero di una scrofa. I cuccioli nati sono risultati del tutto privi del virus e a quattro mesi dalla nascita risultano ancora vivi.

Insomma la strada sembra tracciata. Grazie all'impiego di queste tecniche di editing genomico nei prossimi anni potremo assistere a nuove frontiere nell'ambito dei trapianti. Insomma un nuovo affascinante e interessante capitolo della medicina si sta scrivendo nei laboratori di tutto il mondo.