La malaria è un'infezione trasmessa dalla puntura di una zanzara appartenente al genere Anopheles, si presenta sotto varie forme ma quella con più alto tasso di mortalità è il Plasmodium falciparum. I Paesi africani ed asiatici ogni giorno hanno a che fare con casi di malaria ma è impensabile che si possa di morire di malaria in Italia.
Eppure è successo
Ad essere vittima della malaria è stata la piccola Sofia Zago, morta a soli quattro anni nell'ospedale di Brescia per essere stata contagiata dalla malaria che nel giro di pochi giorni ne ha causato la morte.
Sofia era affetta da diabete e per questo motivo era stata ricoverata in diversi ospedali, prima a Portogruaro poi a Trento ed infine a Brescia dove è morta. Dapprima una forte febbre attribuita ad una faringite e poi la terribile diagnosi di malaria da Plasmodium falciparum che ne ha causato la morte.
Subito sono scattate le indagini
Il Ministero della Salute ha dato il via ad una indagine inviando gli ispettori nell'Ospedale di Trento, le procure di Trento e Brescia hanno aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Resta da capire dove sia avvenuto il contagio, l'unico certezza è che nei giorni in cui la piccola Sofia è stata ricoverata a Trento, era presente anche una famiglia del Burkina Faso: madre e tre figli di cui due bambini di 11 e 4 anni, tutti affetti da malaria e curati per quell'infezione.
I medici che hanno avuto in cura Sofia ribadiscono che non c'è stato alcun contatto tra le bambine affette da malaria e la piccola Sofia e che quando la bambina è stata dimessa non presentava ancora i sintomi della malaria.
Come possa essere avvenuto il contagio nessuno sa spiegarlo
Intanto saranno messi a confronti i vetrini di Sofia e delle bambine inviati all'Istituto Superiore di Sanità per le indagine come da prassi.
La direzione dell'Ospedale di Trento ha affermato che da controlli sulle trappole per le zanzare non sono state trovati insetti portatori del Plasmodium falciparum.
Si fa strada un possibile contagio avvenuto attraverso una zanzara infilatasi nelle valigie della famiglia di ritorno dal Burkina Faso, un'ipotesi quantomeno fantasiosa.
Il contagio secondo gli esperti può avvenire solo attraverso il sangue, Sofia non ha subito trasfusioni e comunque i controlli sulle donazioni di sangue sono rigorosi. Anche l'eventualità che una zanzara locale possa avere punto prima uno dei bambini affetti da malaria e poi Sofia sembra essere poco probabile. Non vi sono certezze, rimane sono il dramma di una famiglia che ha subito la perdita di una bambina di quattro anni a causa della malaria.
Non si può morire di malaria nel 2017 e soprattutto non si può pensare che il contagio possa essere avvenuto in ospedale che dovrebbe essere un luogo protetto. Saranno le indagini a chiarire la vicenda con la speranza che in futuro vicende del genere non accadano più.