Un recente studio italiano ha scoperto che un farmaco antipertensivo riesce a bloccare la crescita del Melanoma. Lo studio, pubblicato dalla rivista Jama Oncology, pone in evidenza una nuova strada da percorrere per la lotta contro i tumori. Il primo autore della ricerca scientifica è il professor De Giorgi, che lavora all'interno del Dipartimento di Scienze Dermatologiche dell'Università degli Studi di Firenze. Vincenzo De Giorgi ha spiegato che la progressione del melanoma, sui pazienti a cui è stato somministrato il farmaco comune, si è ridotta dell'80 per cento.

Ciò significa che su 10 persone, 8 hanno visto la crescita del melanoma arrestarsi.

Lo studio tutto italiano

La ricerca, che ha visto al lavoro un team interamente italiano, è stata effettuata su un numero complessivo di 53 pazienti. Di questi, si è deciso di trattare con il propanolo, ovvero il farmaco comune antipertensivo, 19 persone. I risultati, dopo tre anni di somministrazione, sono stati eclatanti. Quasi un paziente su due fra quelli che non avevano ricevuto il trattamento ha subito una progressione del melanoma (41 per cento ndr). Una percentuale nettamente inferiore, pari al 16 per cento, invece per coloro che aveva seguito la terapia del propanolo.

Lo studio viene definito molto promettente dallo stesso professor Vincenzo De Giorgi dell'Università di Firenze, poiché consente di avere dei primi dati confortanti su una cura che potrebbe tracciare una strada positiva sulla lotta al melanoma, uno dei tumori più diffusi nel vecchio Continente e a livello mondiale.

De Giorgi ha inoltre annunciato che a breve verrà realizzata un'altra ricerca scientifica, la quale consentirà di avere in mano dati ancora più forti, in modo da dare consistenza al primo brillante studio. L'obiettivo è di ottenere ulteriore consapevolezza sul fatto che il propanolo possa arrestare la progressione del tumore maligno.

14 mila nuovi casi all'anno in Italia

Soltanto nel nostro Paese si contano 14 mila nuovi casi all'anno di melanoma. Un dato abnorme rispetto all'ultimo decennio, quando i pazienti che si ammalavano del tumore alla pelle erano in 7 mila. Ad oggi, il melanoma è anche il terzo tumore più diffuso per chi ancora non ha compiuto 50 anni.

Per questo motivo, la recente ricerca italiana, di cui Vincenzo De Giorgi è il primo autore, ha una valenza specifica doppia. Si sottolinea infine come lo studio abbia rilevato che il propanolo non abbia alcun effetto collaterale sul paziente a cui viene somministrato.