Quella di oggi era la giornata decisiva per l'assegnazione della nuova sede dell'Agenzia europea per i medicinali, vale a dire l'Ema. All'ordine del giorno infatti c'era l'assegnazione delle nuove sedi delle due agenzie UE che dovranno lasciare Londra dopo la Brexit e la conseguente uscita del Regno Unito dell'Unione Europea. Le due agenzie in questione erano l'Ema - vale a dire l'agenzia europea dei farmaci - e l'Eba - l'autorità bancaria europea. Le città candidate a diventare la nuova casa dell'Ema erano addirittura 19, con Milano che compariva tra le pretendenti.
La scelta delle nuove città destinate a diventare la nuova sede di Ema e Eba, doveva avvenire nella giornata di oggi a Bruxelles, attraverso un complicato meccanismo di voto. Si votava prima per l'Ema e poi per l'Eba e ad ogni votazione, tutti i rappresentanti dei 27 Paesi membri dell'UE dovevano indicare la propria città preferita, esprimendo tre opzioni. Al termine del primo voto poi si sarebbe dovuta eleggere la città che, almeno in linea teorica, doveva raccogliere il voto della maggioranza dei Paesi (14 su 27). Nel caso in cui nessuna città avesse raggiunto il "quorum", si sarebbe passato ad una seconda votazione, con le sole tre città candidate piazzatesi meglio al primo turno. Ed infine, se anche questo secondo tentativo non avesse dato gli effetti sperati, si sarebbe passati al terzo turno, con il ballottaggio tra i due candidati più votati.
Milano perde l'Ema: l'Agenzia europea per i medicinali va ad Amsterdam
Dopo le prime tre votazioni che avrebbero dovuto indicare la città che sarebbe dovuta succedere a Londra come sede ufficiale dell'Agenzia europea per i medicinali, nessuna città candidata è riuscita a raggiungere il parere favorevole della maggioranza dei Paesi facenti parte dell'Unione Europea, vale a dire 14 su 27.
Alla fine dunque si è dovuto ricorrere alla Dea Bendata e il sorteggio ha rappresentato una vera e propria beffa per Milano che si è vista sfuggire l'assegnazione dell'Ema. Secondo quanto è possibile leggere su Repubblica.it, Milano era in testa alla terza ed ultima votazione, era in vantaggio anche nel secondo turno con 12 voti favorevoli, davanti ad Amsterdam e Copenaghen, ed era in testa anche nella prima (con 25 voti).
Dunque il capoluogo lombardo ha visto sfumare proprio sul rettilineo finale l'assegnazione dell'Ema, con il sorteggio che ha premiato Amsterdam, lasciando con l'amaro in bocca tutti coloro che speravano di poter accogliere nella Penisola italiana l'Agenzia europea per i medicinali.