Una donna ha dato alla luce un bambino ricorrendo ad un utero trapiantato negli Stati Uniti. La nascita è avvenuta in seguito ad una sperimentazione clinica effettuata presso il Baylor University Medical Center di Dallas, in Texas, dove 10 donne, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, hanno ricevuto uteri donati da altrettante signore di età compresa tra i 35 e i 60 anni.
Il primo parto tramite utero trapiantato è avvenuto nel 2014 in Svezia, e da quale momento non era stato più possibile ripetere l'esperimento. In questi giorni, per la prima volta la sperimentazione è stata portata di nuovo a termine ed è stata migliorata la tecnica.
"Questa nascita aiuterà a migliorare la ricerca, perché è la prima volta che viene replicata altrove. Questo evento è ugualmente, se non addirittura più importante del precedente", ha detto la dottoressa Liza Johannesson, ostetrica-ginecologa che aveva già fatto parte dell'equipe medica svedese, e che ora lavora presso l'istituto statunitense.
Il trapianto
La maggior parte delle donne coinvolte nel programma dell'ente americano, soffre della sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser (MRKH), una condizione che comporta la mancanza di utero e tube, e diverse malformazioni nella zona adiacente. Di conseguenza, tutto ciò rende impossibile la gravidanza e la successiva nascita di un bebè. Nonostante ciò, proprio dagli Stati Uniti è arrivata la notizia della buona riuscita di un parto portato avanti dopo un Trapianto di utero.
"Facciamo trapianti tutti i giorni", ha detto il Dott. Giuliano Testa, specialista italiano che guida i vari test clinici di trapianto uterino presso il Baylor University Medical Center. "Questa non è la stessa cosa - ha chiarito il medico - Ho completamente sottovalutato ciò che questo tipo di trapianto possa fare per queste donne.
E per quanto riguarda l'aspetto emotivo, non ho parole per descriverlo". Le pazienti che hanno preso parte al programma statunitense hanno ricevuto uteri sia da donatori viventi che deceduti: la recente nascita è avvenuta da un utero donato da una signora ancora in vita.
La donna che ha donato l'utero
I nuovi genitori hanno scelto di rimanere anonimi, mentre colei che ha donato l'utero ha deciso di rivelare la propria identità.
Si chiama Taylor Siler, è un'infermiera che vive nei pressi di Dallas e ha due figli, e ha deciso di donare il suo utero dopo aver visto un rapporto sul programma di Baylor. Il quotidiano "Time" ha riportato che Siler e la donna a cui avrebbe dovuto donare l'utero si sono scambiate molte lettere sia prima del trapianto che dopo.
Secondo quanto riferito dai medici, occorrono circa cinque ore per rimuovere un utero da un donatore vivente, e altrettante cinque ore per posizionare l'organo nel corpo della ricevente. La donna, qualche mese dopo, ha inviato un'ulteriore missiva all'infermiera, per farle sapere che era rimasta incinta.
Quest'importante notizia potrebbe rappresentare, in ottica futura, anche una bella opportunità per le transgender americane perché, qualora dovessero essere confermati i progressi della sperimentazione, anche loro potrebbero portare avanti una gravidanza in seguito ad una donazione e trapianto di utero.