Sin dai primissimi giorni dell'anno si è assistito ad un esponenziale aumento dei soggetti colpiti dall'influenza, la quale non sta lasciando scampo soprattutto a bambini ed anziani. Sono molti infatti gli italiani costretti a restare a letto per via del virus che sta letteralmente mettendo in ginocchio sia gli ospedali che le strutture del pronto soccorso d'Italia. I disagi medici registrati nelle grandi città, come ad esempio Milano, hanno preoccupato il l'ISS e il Ministero della Salute, i quali adesso stanno ponderando di rendere gratis le vaccinazioni per i bambini di età tra i 12 mesi e i 6 anni.

Il vaccino contro l'influenza

Se da un lato si stanno diffondendo sempre più i movimenti no vax, dall'altro i medici continuano a sostenere la validità e l'efficacia del vaccino contro l'influenza. A maggior riprova, sono stati gli ultimi casi registrati soprattutto nel Sud Italia, dove sono stati numerosi i ricoveri di soggetti in situazioni critiche: solamente in Puglia, sono stati 4 i morti e ben 13 i casi gravi, tutti non vaccinati. Per questo motivo, il Ministero della Salute continua a spingere sull'importanza della vaccinazione, soprattutto in questo periodo in cui l'influenza è giunta al picco. Attualmente possono usufruire gratuitamente del vaccino antinfluenzale nel momento tutti gli ultra-sessantacinquenni, i diabetici, i malati cronici, gli immunodepressi, le donne al secondo e terzo mese di gravidanza e tutti quei soggetti le cui difese immunitarie possono non essere in grado di contrastare autonomamente il virus.

Allerta influenza: la proposta sui vaccini

Secondo quanto constatato negli ultimi giorni dal Ministero della Salute, sembrerebbe che la vaccinazione gratuita ai soggetti sopra indicati possa non essere sufficiente. Così, in accordo con l'ISS (Istituto superiore di sanità), si sta pensando di allargare il range di persone che ne possono usufruire in modo tale da immunizzare una fetta più grande di popolazione.

Nel concreto, l'idea è quella di estendere il vaccino gratuito contro l'influenza a tutti i bambini di età compresa tra 1 e 6 anni: in questo modo si può anche evitare che i nipoti possano trasmettere il virus ai nonni e viceversa. A tal proposito, il direttore del dipartimento dell'Istituti superiore di sanità Gianni Rezza ha dichiarato che tale decisione potrebbe essere estesa anche a livello europeo.

Non mancano però le accuse, improntate sul lato economico: immunizzare tutti i bambini da 1 a 6 anni significherebbe effettuare circa 3 milioni e 300 mila iniezioni, le quali hanno un costo medio di 10 euro. Rendere gratis tale servizio sanitario quindi prevedrebbe un investimento di circa 30 milioni di euro, nell'ipotesi in cui tutti i genitori decidessero di vaccinare i propri figli. D'altro canto però vi sono le spese relative all'ospedalizzazione, da sostenere nel momento in cui il virus si propaga senza freni: ogni soggetto con l'influenza costa al giorno 500 euro, mentre ogni ricovero grava sulle casse dello Stato per 1500 euro.