Se per voi il grillo rimarrà sempre e solo il famoso personaggio parlante di Pinocchio, allora il cibo a base di insetti che a partire da quest'anno comparirà sugli scaffali dei supermercati non fa per voi. Per tutti gli altri si apre l’opportunità di assaggiare un cibo nuovo, ricco di proteine e con un impatto ambientale molto basso. A dire il vero più che una pos-sibilità, nei prossimi anni, una dieta a base di insetti diventerà una necessità: secondo le stime Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, nel 2050 la popolazione sarà di 9 miliardi, con un crescente fabbisogno di proteine e una drastica riduzione di risorse e terreni da destinare alla coltivazione e all'allevamento.

A questa prospettiva si è allineata l'Unione europea che ha aggiornato la direttiva sul "novel food", autorizzando la vendita e l’allevamento di insetti nel mercato europeo, anche se tratta di cibo privo di “una storia signi cativa di consumo” prima del 1997 in Europa. Mancano ancora i regolamenti attuativi, quindi né la vendita né la produzione sarà imminente, e resta il dubbio sul fatto che in Italia potremo importare alimenti a base di farina di insetti da altri paesi europei come Olanda e Belgio, dove già sono in vendita. Finora Olanda e Belgio hanno potuto farlo perché alcuni anni fa hanno legiferato in modo autonomo sul cibo a base di insetti. Ora dovranno adeguarsi alla direttiva.

Produrre insetti sicuri

Gli interrogativi sull'arrivo di cibo a base di insetti sono tanti: i controlli per evitare rischi alimentari, quindi la ricerca di microrganismi dannosi e di pericoli chimici, la varietà delle capacità produttive e delle condizioni degli allevamenti, il reale interesse dei consumatori nell'assumere insetti (forse non è un caso che nessuna importante azienda alimentare abbia ancora investito in questo novel food).

Dal disgusto al gusto, il passo è breve

Chi li ha provati dice che sono buoni, ma questo per molti non è un argomento convincente. La barriera culturale è l’elemento più difficile da superare, almeno nel nostro paese. Gli occidentali considerano il consumo di insetti come una dieta tipica delle popolazioni più povere. Questo è vero dove la carne scarseggia, allora gli insetti sono fonti proteiche altrettanto buone e utili.

Ma in molti paesi si consumano insetti semplicemente perché sono buoni. In ogni caso i fattori che determinano la nostra dieta alimentare sono diversi: la disponibilità e la varietà di cibo, la propria esperienza e tradizione, la religione, la disponibilità economica, e anche l'influenza della moda: un esempio è il sushi.