Una equipe pensata e realizzata per garantire un servizio di assistenza specialistica ad una delle fasce più esposte e vulnerabili della nostra società: gli ospiti dei centri di accoglienza. Nasce così l'unità mobile composta da una equipe multidisciplinare di cui fanno parte psichiatri, ginecologi e pediatri, che avrà il compito di fornire assistenza attraverso un servizio che potrebbe diventare itinerante.

Come nasce

Sostenuto dalla giunta regionale ed istituito dall'Azienda Tutela Salute - Dipartimento prevenzione di Cagliari – è stato possibile grazie al finanziamento del progetto con il Fami (Fondo asilo migrazione) del Ministero dell'Interno, che ha permesso di unire specialisti differenti nel campo della solidarietà medica.

Da quasi due giorni infatti l'equipe, composta da personale esterno e ATS, è divenuta operativa, anche grazie al mezzo messo a disposizione dalla stessa azienda, funzionale agli spostamenti nelle diverse aree di intervento, sulla base delle necessità dei vari centri di accoglienza.

Gli obiettivi

Una volta individuati i casi, questi verranno poi segnalati agli specialisti delle varie discipline mediche, con lo scopo precipuo di rendere maggiormente efficace il servizio sanitario nazionale rivolto ai richiedenti asilo, ma non solo: uno degli obiettivi, infatti, è quello di diffondere un modello migliorato di accoglienza sanitaria che preveda un approccio differente e specifico per le persone vulnerabili all'interno delle strutture di accoglienza.

Assistenza specifica dunque, ma anche step formativi garantiti a livello regionale da interventi rivolti a circa sessanta operatori sanitari interessati dai servizi della medicina delle migrazioni. Particolare attenzione sarà rivolta a tutte quelle tematiche inerenti la vulnerabilità post-traumatica oltre che a quelle inerenti le condizioni di disagio psicosociale.

I numeri

Seppur non paragonabile ai numeri totali degli sbarchi delle altre località nazionali, il flusso verso la Sardegna riporta numeri significativi: 1.486 gli arrivi registrati nel 2017 contro i 602 nel 2016. Nei giorni scorsi il Presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha invece sottolineato i dati degli sbarchi provenienti dall'Algeria, in calo dal 3,4 per cento della popolazione dello scorso anno al 2,9 per cento. Nell'isola sono presenti nove aree di sbarco: Teulada, Sulcis, Su Giudeu, Sant'Antioco, Porto Pino, Isola di Toro, Carbonia Iglesias, Cagliari e Assemini.