Un bambino di appena 5 mesi di Ivrea è stato ricoverato in un ospedale di Roma per botulismo. La notizia è stata riportata da Repubblica. Stando a quanto si apprende, il piccolo si trovava con i genitori in vacanza. Il suo è il primo caso di botulismo infantile che riguarda la regione Piemonte. Ma andiamo a ricostruire più nel dettaglio i particolari riguardanti questa vicenda.

Bimbo di 5 mesi contagiato dal botulino

Intanto, stando sempre a quanto si apprende, i genitori gli avevano dato del miele il giorno prima di partire per le vacanze. Dopo poche ore il piccolo ha cominciato ad accusare i primi sintomi che potevano far pensare a una intossicazione alimentare, quali stitichezza, una diminuzione dei riflessi, in particolare quello della suzione, difficoltà di controllo riguardanti i movimenti della testa e difficoltà nella respirazione.

I genitori, seriamente preoccupati per le condizioni di salute del bambino, decidono di portarlo in ospedale. Nell'ospedale di Roma vengono quindi analizzate le feci del piccolo che confermano il sospetto di botulino, mentre l'azienda sanitaria To4 ha preso in consegna il vasetto di miele e l'ha portato all'Istituto Zooprofilattico perché fosse opportunamente analizzato. Dalle analisi è emerso che era stato proprio il miele a causargli questa tossinfezione. Ma cos'è il botulino e come può essere prevenuto?

Botulino: cos'è e come prevenirlo

Il botulino è un agente infettivo anaerobio (Clostridium Botulinum), ovvero si sviluppa in assenza di aria e che si trova sotto forma di spore nella polvere e nel suolo.

Tuttavia nell'esordio si manifesta con dei sintomi che possono essere facilmente confusi con altre affezioni dell'apparato gastro-intestinale. Ne esistono diverse forme, e in tal caso va differenziato il botulino che può colpire gli adulti da quello che invece può interessare i bambini. Nel caso degli adulti il contagio avviene per colonizzazione intestinale da parte del batterio, ciò può accadere quando si ingerisce la tossina contenuta nell'alimento, ad esempio nelle conserve.

Nel caso dei bambini la trasmissione dl botulino avviene attraverso le spore contenute nel terreno o nella polvere. Gli adulti le metabolizzano senza incorrere in altre conseguenze, mentre i bambini prima dello svezzamento, non sono in grado di inattivarle, per cui le spore possono moltiplicarsi nell'intestino fino a diventare batteri attivi che rilasciano la tossina botulinica, che è considerata il veleno naturale più potente al mondo.