Il caffè, una delle bevande più amate al mondo, è stato a lungo nel mirino della scienza. Tuttavia negli ultimi anni, a seguito di un numero sempre più crescente di studi che ne hanno evidenziato le proprietà benefiche per la Salute, è stato riabilitato, per così dire. Ma andiamo a considerare nello specifico l'ultima scoperta che interessa questa bevanda.
Caffè riduce lo stress ossidativo: i risultati di uno studio
In particolare, l'assunzione quotidiana di questa bevanda ridurrebbe del 30% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. E' quanto emerge da uno studio revisionale che ha passato in rassegna 30 studi scientifici su una popolazione di 1,2 milioni di persone.
In particolare lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Nutrition Reviews, ha evidenziato che il noto alcaloide ridurrebbe il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 del 7% nel caso di caffè con la caffeina e del 6%, invece, nel caso di caffè decaffeinato per tazza al giorno. I ricercatori in ogni caso sottolineano che saranno necessari altri studi per confermare a lungo termine l'esistenza di questi meccanismi protettivi. Ma a cosa si devono questi importanti risultati?
Le proprietà del caffè
I ricercatori in particolare hanno analizzato le proprietà biochimiche della bevanda. I benefici deriverebbero dalla presenza di antiossidanti contenuti nel caffè che a lungo andare possono ridurre lo stress ossidativo.
Ed in effetti lo stress ossidativo, oltre che aumentare il rischio del diabete di tipo 2, ha degli effetti negativi anche per quanto riguarda la funzionalità cardiovascolare, renale e metabolica. Altre ricerche invece hanno evidenziato che l'assunzione regolare di questa bevanda si è rivelata utile per diminuire il livello dei marcatori pro-infiammatori.
La riduzione di questi marcatori ha quindi effetto sull'infiammazione cronica di basso grado che comporta dei disturbi di natura cardiovascolare e metabolica, come nel caso del diabete di tipo 2.
Caffè cancerogeno? La decisione di un giudice americano
Tuttavia, ultimamente si è parlato di caffè anche per la decisione di un giudice di Los Angeles che, sulla base di una legge esistente in California, ha deciso che la bevanda venduta nello stato californiano, ad esempio da Starbucks, comporterà l'obbligo di avvertire i consumatori circa la presenza di sostanze pericolose per la salute.
In pratica, come peraltro è previsto già da anni per le sigarette, sulle tazze di caffè andrà impresso l'avvertimento che il caffè "nuoce gravemente alla salute". La decisione è stata assunta dal giudice nel corso di una causa in atto contro Starbucks e altre società che avrebbero omesso quest'obbligo fondamentale di informare il consumatore circa la presenza di sostanze pericolose che potenzialmente potrebbero mettere a rischio la salute.
Caffè: perché può essere pericoloso per la salute
In realtà non è la bevanda ad essere potenzialmente pericoloso per la salute, quanto invece la presenza dell'acrilammide, una sostanza che si sprigiona durante la torrefazione ad alte temperature. L'acrilammide in effetti rientra in una lista di elementi considerati cancerogeni.
In ogni caso la decisione da parte del giudice non ha carattere definitivo, pertanto può essere ancora oggetto di contestazione. Nello specifico, il giudice ha fatto riferimento a una sentenza che ha dato ragione al Council for Education and Research on Toxics, una associazione no profit secondo cui i consumatori avrebbero il diritto di essere avvertiti di questo potenziale rischio cancerogeno che deriva non dal caffè stesso, come detto, ma da questa sostanza che trova origine nel corso della tostatura dei chicchi. Tuttavia la cancerogenicità dell'acrilammide è stata dimostrata solo su alcuni studi condotti sui ratti, mentre per quanto riguarda l'uomo ancora non si conosce in che misura possa essere considerata nociva e quindi cancerogena per l'essere umano.