Sappiamo che i bambini molto piccoli sanno riconoscere i volti e le voci ed esprimono le loro Emozioni facendosi capire molto bene. Eppure, recentemente è stata portata a termine una ricerca che mostra come riescono ad identificare le emozioni altrui quali paura, rabbia, gioia e collera esattamente come facciamo noi.

La ricerca

Lo studio ha esaminato circa 20 bambini di sei mesi attraverso un esperimento semplice e non invasivo: in un primo momento i bambini sono stati messi davanti ad uno schermo scuro mentre ascoltavano una voce gioiosa, in collera o totalmente neutra per circa 20 secondi.

In un secondo momento ai bambini venivano mostrate alcuni immagini che ritraevano persone felici o in collera per 10 secondi. Successivamente è stata utilizzata una tecnica che ha la funzione di esaminare le capacità cognitive e lo sviluppo del linguaggio; attraverso questa tecnica è stato scoperto come i piccoli, dopo aver ascoltato la voce gioiosa, indugiavano sull'immagine della faccia in collera ed inoltre si è visto come il tempo trascorso a guardare una faccia o un' altra si modificava a seconda della voce che avevano precedentemente ascoltato.

Emozioni e bambini

Le emozioni sono innate, sono presenti fin dalla nascita. I bambini non sono in grado di gestire correttamente le emozioni dal momento che vivono nel momento presente e non riescono ad effettuare progetti futuri, oltre a non riuscire a realizzare ipotesi.

I bambini sono soliti pensare che la loro collera o il loro dolore durerà in eterno, non possiedono ancora la concezione del tempo. É proprio per questo che il bambino necessita della presenza di un adulto che lo aiuti a comprendere le emozioni e a saperle gestire correttamente.

Inoltre, i bambini collegano le emozioni ad eventi: in genere una carezza è associata alla felicità, un rimprovero è sinonimo di tristezza, la paura ad esempio si manifesta nei confronti del buio o del temporale ecc..

La paura, per esempio, può manifestarsi anche in base alla cultura di provenienza del bambino anche se solitamente i sintomi ad essa associati sono validi per tutte le culture: nei primi mesi/anni di vita il bambino mostra una decisiva paura nei confronti delle persone estranee, successivamente compare la paura per i mostri immaginari, le catastrofi ecc fino ad esplicarsi, nell'età pre-adolescenziale, in una paura nei confronti dell'andamento scolastico, conflitti genitoriali, relazioni.