Il progresso tecnologico non sta risparmiando nessuno. Negli ultimi anni ogni settore, scientifico o meno, sta beneficiando degli ultimi strumenti d’avanguardia che vengono messi a disposizione. È il turno della neurologia, la cui ultima scoperta riguarda un apparecchio che può eseguire scansioni a livello cerebrale.
Un progresso frutto della ricerca
Lo studio è stato portato avanti da esperti dell’Università di Nottingham. L’obiettivo è quello di comprendere le dinamiche che consentono ai neuroni di rimanere in contatto tra loro anche quando noi ci muoviamo.
Tutti i dispositivi che avevamo a disposizione fino ad ora, oltre ad essere scomodi e ingombranti, consentivano di avere immagini neuronali in situazione di assoluta immobilità del soggetto. Il nuovo strumento, essendo comodo e leggero, può essere usato durante qualsiasi attività e in ogni momento può catturare l’immagine desiderata. Non è questo l’unico vantaggio, in quanto pazienti con particolari malattie che difficilmente possono stare fermi, con i vecchi apparecchi non potevano avere esami accurati a livello neurologico. Lo scanner della mente consente di fare questo tipo di esami, anche su malati di epilessia e Parkinson. Gareth Barnes, dell’University College London, afferma che il nuovo strumento consente di fare studi che prima erano impossibili e spiega che l’unico strumento che si avvicina, come idea di funzionamento, a questo nuovo, sono un paio di cuffie in grado di rilevare l’attività elettrica del cervello, ma non quella magnetica.
È proprio questa la svolta, riuscire a rilevare l’intensità magnetica dell’attività neuronale. Quello che fa il casco è analizzare il campo magnetico che viene generato dai neuroni in movimento, operazione resa possibile da dei sensori, che hanno contatto diretto con il cuoio capelluto e che, stando vicinissimi alla corteccia cerebrale, riescono a rendere possibile il rilevamento.
La difficoltà più difficile da eliminare è stata quella di dover “annullare” il campo magnetico della Terra, che “contrastava” quello cerebrale. I laser sono intervenuti per aiutare a risolvere la difficoltà incontrata, con un risultato più che positivo. L’apparecchio è quattro volte più preciso rispetto ad altri simili tradizionali.
Possibili vantaggi per il futuro
Un uso che potrà rivelarsi molto interessante, e che questo strumento permette, è quello di studiare l’evoluzione cerebrale di un ragazzo nell’età adolescenziale. Durante quegli anni il nostro cervello cambia in maniera rapida, soprattutto morfologicamente, ed è il periodo dove, in generale, si verificano le “svolte” cerebrali più radicali. Avere delle risposte a questi interrogativi potrebbe significare compiere dei grandi passi avanti nelle neuroscienze.