Vaccini obbligatori, autocertificazione, divieto d'ingresso a Scuola, sanzioni: è caos tra le famiglie, i dirigenti scolastici e i medici dopo le continue notizie di rinvii e deroghe. Le nuove indicazioni del Miur e del ministero della Salute non hanno aiutato a semplificare e chiarire le procedure. Attualmente, secondo l'articolo di Laura Cuppini sul Corriere della Sera, i presidi sono liberi di decidere se accettare le autocertificazioni come previsto dalla nuova circolare (Grillo-Bussetti) o invece obbligare le famiglie a fornire il documento originale dell'Asl.
Situazione attuale per l'anno scolastico 2018-2019
Per quest'anno l'obbligo delle vaccinazioni non è stato abolito né rinviato, quindi rimane valido l'attuale calendario vaccinale per l'anno scolastico che sta per iniziare. Attualmente sono imposte ben 10 vaccinazioni obbligatorie per i bambini e i ragazzi da zero a 16 anni vincolanti per l’iscrizione ad asili e servizi dell’infanzia. Solamente nel caso passasse la nuova legge sull'obbligo flessibile, proposta da alcuni senatori della maggioranza, tra cui tra cui i primi firmatari Stefano Patuanelli (Movimento cinque Stelle) e Massimiliano Romeo (Lega), l'attuale normativa verrebbe superata.
Divieti e sanzioni
Rimane quindi il divieto di ingresso negli asili nido e nelle scuole materne per i bambini non in regola con il piano vaccinale previsto.
Nel caso però passasse il decreto Milleproroghe, questo potrebbe slittare all'anno scolastico 2019-2020. Per le famiglie dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie non vi è il divieto ma solo multe dai 100 ai 500 euro.
La nuova circolare
La recente circolare del ministero della Salute ha parzialmente modificato quanto previsto dalla legge Lorenzin, con la possibilità di presentare una autocertificazione sostitutiva al posto della documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero o la copia del certificato rilasciato dall’Asl.
È importante chiarire una differenza: nelle regioni dove non esiste un registro di Anagrafe vaccinale basta fornire entro il 10 luglio la dichiarazione sostitutiva al posto della documentazione di avvenuta vaccinazione. Per gli iscritti dopo il 10 luglio è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva. Nelle regioni dove invece esiste il registro di Anagrafe vaccinale, i genitori dei bambini non in regola devono presentare una autocertificazione che attesti le avvenute vaccinazioni o le prenotazioni effettuate.
Dichiarazioni
Secondo Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale medici chirurghi e odontoiatri, per i medici italiani non è giustificabile il rinvio dell'obbligo vaccinale. il decreto Milleproroghe, se approvato in via definitiva, rimanderebbe di un anno l'applicazione della legge sull'obbligo vaccinale. Per i medici i le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica. L'eliminazione dell'obbligo potrebbe essere interpretata come una delegittimazione della scienza.
Anche per Mario Rusconi, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi del Lazio, questo clima di incertezza legislativo crea confusione ed enormi difficoltà ai dirigenti scolastici che ora rischiano denunce sia nel caso di accettazione di un bambino in possesso dell'autocertificazione sia nel caso di ammissione di un bambino senza copertura vaccinale.
Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi Antonio Giannelli ha avvisato il governo che assegnare i bambini non vaccinati a classi speciali non è possibile per motivi organizzativi né accettabile dal punto di vista etico.