L'acne vulgaris è un disturbo cutaneo caratterizzato dalla formazione di comedoni, papule e pustole, che si formano in seguito all'ostruzione ed all'infiammazione dei follicoli piliferi, in particolare tra gli adolescenti che, negli Stati Uniti, arrivano ad essere interessati fino all'80% di questa fascia della popolazione. In North Carolina (US), dei ricercatori hanno rianalizzato una serie di studi pubblicati su PubMed e Embase tra il gennaio 2008 e settembre 2018. In particolare tretinoina, tazarotene e adapalene. Quest’ultimo è risultato il più tollerabile.
Intanto un nuovo antibiotico è stato appena approvato. E’ Sarecycline (Seysara), una tetraciclina orale.
Una revisione sistematica
Sree S. Kolli e collaboratori hanno condotto una ricerca sistematica su due banche dati, PubMed e Embase. Hanno cercato tutti i lavori pubblicati nel periodo 1 gennaio 2008 al 1 settembre 2018, su alcuni retinoidi approvati per il trattamento dell’acne, "adapalene", "tretinoina", "tazarotene", combinando la ricerca con il termine "acne vulgaris". Dei 424 risultati ottenuti, ne hanno selezionato 54 in base ai criteri di selezione imposti (esclusi studi con meno di 20 soggetti, pazienti sotto i 12 anni, o studi dove i retinoidi erano stati associati ad altre terapie).
Tretinoina (acido retinoico tutto-trans) e Isotretinoina (acido 13-cis-retinoico ) sono tra i retinoidi disponibili in commercio insieme a quelli poliaromatici di terza generazione come Adapalene e Tazarotene. Nei vari studi presi in esame è risultato che i retinoidi topici riescono a ridurre le lesioni dal 15 al 30%. Ma se associati al perossido di benzoile l’efficacia aumentava lievemente.
Ancora più efficace risultava la combinazione tra retinoide per uso topico e un antibiotico orale, raggiungendo una riduzione delle lesioni tra il 40 e l’80%. Non sono stati registrati significative differenze tra i vari retinoidi presi in esame mentre l’adapalene è risultato meglio tollerato.
Questo studio è stato condotto alla Winston-Salem University, nella North Carolina (US).
I risultati sono stati pubblicati il 23 gennaio su American Journal of Clinical Dermatology, primo autore Sree S. Kolli.
Una nuova tetraciclina orale
Ad ottobre 2018 negli Stati Uniti la FDA ha approvato un nuovo antibiotico orale della classe delle tetracicline, la sareciclina (Seysara). Questo farmaco verrà somministrato una volta al giorno per il trattamento di lesioni infiammatorie di acne vulgaris da moderata a grave, non nodulare, in pazienti di età ≥ 9 anni. Il farmaco è stato sviluppato da Paratek e Allergen e rappresenta il primo farmaco in 40 anni progettato specificamente per uso dermatologico.
L'approvazione è arrivata dopo la valutazione dei risultati di due studi di 12 settimane che ha coinvolto oltre 2mila pazienti di età pari o superiore a nove anni.
Il farmaco è risultato sicuro ed efficace, con effetti già dopo le prime tre settimane di trattamento. Ora questo farmaco è stato acquistato da Almirall S.A. (società farmaceutica con sede a Barcellona, specializzata nei prodotti della dermatologia medica) che ne curerà la sua commercializzazione, a partire da questo mese.
Acne vulgaris
Questa disfunzione cutanea può essere di tipo non infiammatoria - caratterizzata dalla formazione di comedoni (tappi di sebo all'interno dei follicoli) – e di tipo infiammatoria – caratterizzata dalla formazione di papule, pustole, noduli, e cisti conseguenti l'attacco da parte del Propionibacterium Acnes, un batterio Gram-positivo, anaerobico, che normalmente alberga la nostra cute.
L’infezione provoca una ostruzione ed infiammazione dei follicoli piliferi e delle corrispondenti ghiandole sebacee.
Per contrastare l’acne vulgaris esiste un armamentario farmacologico piuttosto ampio e variegato in grado di far fronte ai vari casi. Qui si è fatto riferimento solo ai retinoidi per uso cutaneo, oggetto di un vasta ricerca condotta in una università americana. E un nuovo antibiotico, da pochi mesi approvato dalla FDA e che proprio questi giorni sarà messo in commercio.