Un impresa mai tentata fino ad ora, da nessun uomo, è stata compiuta da un'artigiano bergamasco di sessant'anni esperto e amante di "ultramaratone". Chissà, quale sia stato il motivo che abbia spinto Lucio Bazzana, così si chiama l'artigiano bergamasco, a compiere quest'incredibile impresa mai tentata da nessun atleta. Fino ad oggi, l'unico personaggio cinematografico a compiere un'impresa simile è stato Forrest Gump; interpretato magistralmente dall'attore Tom Hank, che gli è valso un Premio Oscar. Ancora presente nella nostra mente le immagini di Forrest, quando senza nessun motivo, iniziò a correre lungo le strade di tutto lo stato americano, senza mai fermarsi. Poi all'improvviso, nuovamente senza nessun motivo apparente, si fermò; realizzando che aveva corso abbastanza ed era giunto il momento di tornare a casa, perché si sentiva un po' stanchino. Ora quel personaggio cinematografico, non è solo nella nostra fantasia, ma esiste davvero ed è un Italiano, precisamente un bergamasco. Anche Bazzana, come Forrest, ha deciso, senza un motivo apparente, di tentare un'impresa mai provata da nessuno al mondo. 

Lucio Bazzana, è un artigiano, nato a Cene, ma residente a Bergamo. È tifoso dell'Atalanta ed è uno specialista di "ultramaratone". Esattamente il 30 maggio a mezzogiorno in punto, Lucio Bazzana, ha mosso i suoi primi passi sulla pista dell'impianto sportivo di Curno (un paesino in provincia di Bergamo) e per 100 giorni, esattamente tre mesi consecutivi, ha continuato a correre senza mai fermarsi (con stop solo ed esclusivamente per esigenze fisiologiche), fino al 7 settembre a mezzogiorno. Sull'anello dell'impianto sportivo, Lucio Bazzana,  ha macinato ben 8260,754 kilometri, compiendo 20,651 giri di campo. 

L'impresa sportiva, gli è valsa un record del mondo senza precedenti, dato che nessuno prima di lui aveva mai tentato una cosa simile. Per Bazzana,  anche se atleta collaudato, l'impresa non è stata facile, ma non si è lasciato sopraffare nemmeno quando sono comparsi guai muscolari. La sua tempra, il suo fisico allenato, ma sopratutto la sua solidità sul piano psicofisico, gli hanno permesso di non mollare, riuscendo persino a festeggiare, il 26 luglio, il suo sessantesimo compleanno.

Sicuramente quest'impresa resterà impressa nella storia, però ha insegnato molto a tutti atleti e non. Quando c'è forza di volontà, un obbiettivo da raggiungere, tanta tenacia e determinazione, si può superare ogni cosa, quindi non molliamo mai. Anche se dovremo sopportare fatica e sofferenza, lottiamo sempre, andando avanti, perché nessuno può immaginare quanto si è forti, fino a quando non tentiamo di superare le nostre paure e i nostri presunti limiti mentali.