Clamoroso al termine della seconda tappa della Vuelta di Spagna: Vincenzo Nibali a 28 km dal traguardo viene coinvolto in una maxi caduta, perde terreno e, mentre cerca di recuperare il ritardo accumulato, resta attaccato alla sua ammiraglia, la giuria se ne avvede e manda a casa il siciliano.

E così la corsa a tappe spagnola perde all'avvio uno dei suoi favoriti, il vincitore dell'edizione 2010, alla ricerca del riscatto dopo il quarto posto all'ultimo Tour de France. Dopo il cronoprologo a squadre da Puerto Banus a Marbella di 7,4 km, vinto dalla BMC, e utile solo per assegnare la prima maglia rossa allo slovacco Peter Velits, la corsa è entrata nel vivo con la seconda tappa di 158,7 km, con partenza da Alhaurín de la Torre e arrivo in salita a Caminito del Rey.

La vittoria è andata al colombiano Esteban Chaves della Orica Green Edge che ha preceduto, all'arrivo, di 1" l'olandese Tom Dumoulin (Giant Alpecin) e di 9" l'irlandese Nicolas Roche (Sky). Sesto Nairo Quintana a 26", ottavo il vincitore dell'ultimo Tour de France, Chris Froome, a 30", decimo il nostro Fabio Aru a 37". Per il vincitore di tappa anche la soddisfazione di indossare la maglia rossa di leader della corsa.

Ma le emozioni maggiori, come spesso accade, sono arrivate con le cadute, e in particolare quella che ai -28 ha coinvolto diversi corridori, tra i quali Vincenzo Nibali. Il capitano dell'Astana ha tentato il forcing per recuperare, arrivando al traguardo con un ritardo di un minuto e mezzo.

Ma la doccia fredda per lo squalo dello stretto è arrivata in serata, quando la direzione di corsa ha espulso l'italiano, reo di essersi attaccato alla propria ammiraglia durante l'inseguimento, come visibile nelle immagini televisive di Eurosport, che stanno facendo il giro del mondo. Stessa sanzione anche al direttore sportivo Alexander Shefer che guidava l'auto.

Il presidente dei commissari di corsa Bruno Valcici, ha spiegato che 'nel video si vede chiaramente che il corridore resta attaccato all'auto per un centinaio di metri', e che la squalifica è stata inevitabile.

Un brutto colpo per Nibali che, dopo l'ottimo finale di Tour,, sperava di lasciare il segno nella corsa spagnola. A questo punto, perso il proprio capitano, l'Astana dovrà rivedere le carte in tavola e decidere su chi, tra Fabio Aru e Mikel Landa Meana (rispettivamente secondo e terzi al Giro d'Italia) puntare per la vittoria finale.