Appena tre giorni di Vuelta Espana sono bastati ad eliminare ben sette corridori, quasi tutti uomini di primissimo piano. Le cadute hanno fatto fuori nella seconda tappa Niemiec, Pelucchi e Tanner. Ieri altre cadute e qualche malanno hanno costretto alla resa Cancellara, Tiralongo e Burghardt. A questi sei si aggiunge anche la nota squalifica di Vincenzo Nibali per raggiungere la quota di sette abbandoni.

Cancellara getta la spugna

La sfortuna sembra vederci benissimo in questa stagione. Fabian Cancellara si era già ritirato dopo tre giorni al Tour de France per la frattura di due vertebre.

Ora, alla prima corsa dopo quell’infortunio, è stato costretto ad un nuovo ritiro per colpa di un disturbo intestinale. Cancellara si è ritirato a 37 km dall’arrivo della tappa di ieri, quando pedalava da solo con mezz’ora di ritardo sul gruppo, ormai senza speranze di rimanere entro il tempo massimo. “Questa è stata una delle giornate più dure che ho passato nella mia carriera” ha raccontato il campione svizzero “Volevo continuare ma dall’ammiraglia mi hanno detto che ero già oltre il tempo massimo e che non aveva nessun senso insistere. Dopo una stagione come questa non volevo abbandonare, a volte quando sei da solo in corsa ti passano dei flashback di tutta la stagione e per questo avevo la volontà di continuare, ma ero completamente vuoto”.

Il coraggio di Tiralongo

Paolo Tiralongo ha dato prova di straordinario coraggio. Caduto rovinosamente domenica 23 agosto insieme a Nibali, l’esperto gregario della Astana è voluto ripartire nella tappa di ieri, nonostante i 40 punti di sutura che gli sono stati applicati sul volto. Tiralongo ha ripreso la corsa, ma dopo qualche decina di chilometri ha dovuto abbandonare.

“I medici mi avevano consigliato di lasciare, ma amo il mio lavoro e volevo provare per vedere se nei prossimi giorni sarei potuto essere d’aiuto alla squadra come al Giro d’Italia” ha spiegato lo stoico corridore siciliano.

Ha lasciato la Vuelta Espana anche Marcus Burghardt. Come Tiralongo è rimasto coinvolto nella caduta di domenica ed è ripartito nella tappa di lunedì senza riuscire a completarla per un infortunio al ginocchio.