Sono davvero tanti, come spesso accade a fine stagione, i corridori che non hanno ancora trovato un ingaggio per l’anno seguente. Con molte squadre che hanno già chiuso o stanno chiudendo l’organico per il 2016, altre che fanno fatica a mettere insieme un budget dignitoso, le chance di trovare un contratto sono sempre più strette, e sono centinaia i corridori che non sanno quale futuro li attende. Tra questi anche molti italiani, alcuni di primo piano, come Daniel Oss e Davide Rebellin, ancora competitivo nonostante i 44 anni.
Tanta Italia senza bici
L’elenco dei corridori italiani ancora senza un contratto per la stagione 2016 è lungo e qualificato. Tra i nomi più noti, oltre ai già citati Daniel Oss e Davide Rebellin, ci sono Simone Ponzi, Mauro Finetto, Andrea Pasqualon, Franco Pellizotti, Rinaldo Nocentini, Francesco Gavazzi, Enrico Gasparotto, Mattia Gavazzi, Andrea Palini, Matteo Busato, Antonio Parrinello, Ivan Santaromita, Filippo Pozzato, Marco Zanotti, Danilo Napolitano, Nicola Ruffoni, Alessandro Bazzana, Cesare Benedetti e Nicola Boem.
Un gruppo davvero sostanzioso e con corridori di qualità ed esperienza. Per alcuni ci sarà ancora la possibilità di essere confermati in extremis dalle squadre attuali. Per altri una sistemazione arriverà, e pensiamo ai nomi più importanti come Santaromita, su cui c’è un certo interesse della Astana.
Ma per altri, soprattutto gregari o corridori delle squadre minori, che hanno avuto poche occasioni di mettersi in mostra, la possibilità più concreta è quella di dover appendere la bici al chiodo.
Paolini e gli altri in attesa
Ci sono poi diversi corridori che restano in attesa di conoscere il proprio futuro per altri motivi.
Ci riferiamo a chi ha avuto dei problemi con l’antidoping ed ancora non ha ufficialmente ricevuto una squalifica. Luca Paolini, positivo alla cocaina, è il caso più noto, ma ci sono anche Giampaolo Caruso, Francesco Reda, Fabio Taborre e Davide Appollonio. Tutti sono in attesa di una sentenza che sarà probabilmente di squalifica.
Visto l’anagrafe crediamo che per Paolini e Caruso ci sarebbero davvero pochissime possibilità di un ritorno nel Ciclismo professionistico, mentre per Reda sarebbe la seconda squalifica e pertanto una quasi certa radiazione.