Ha detto di stare dieci volte meglio rispetto alla passata stagione e i fatti gli hanno dato ragione: LeBron James guida la sua squadra contro gli Hornets, ed è una vera e propria "disinfestazione": 23 punti per lui e altrettanti per Irving, nulla da fare per Charlotte che va sotto anche di 24. A differenza della gara contro i Pistons,giànel secondo quarto la vittoria era in direzione Cleveland. Partita chiusa 114 a 103.

San Antonio spiega il basket ai Kings

Serata nera che più nera non si può per i Sacramento Kings, con un DeMarcus Cousins altalenante, un Belinelli a secco e una squadra che, assist di Rondo a parte (18), non gira.

Così, anche in una serata in cui i titolari non brillano (Aldridge e Leonard) e le colonne rimangono a bocca asciutta (Duncan), gli Spurs non hanno difficoltà a spiegare come si gioca a pallacanestro, e lo fanno con le seconde linee Anderson e Green, i quali risolvono la serata laddove i primi violini hanno steccato. Spurs vittoriosi 108 a 92.

Gallinari e i Nuggets sorprendono i Clippers

Gira molto meglio ai Nuggets, i quali sorprendono CP3 e la sua congrega, battendoli dopo un tira e molla di vantaggi e possessi, per 87 a 81. Per i Clippers serata storta al tiro e a rimbalzo, per i Nuggets un buon Gallinari si prende uno sfondamento e mette al sicuro il risultato.Nelle altre gare,i soliti "Splash Brothers" mettono 75 punti a South Beach e chiudono la pratica coi Miami Heat (118-112), i quali sono alle prese coi problemi di salute di Chris Bosh,al quale i medici hanno consigliato di fermarsi per il resto della stagione.

I Knicks perdono coi Pacers 105-108, i Pistons tornano vincenti contro Philadelphia (111-91), i Raptors battono Minnesota 114 a 105 con 31 punti di DeRozan; i rimaneggiati Chicago Bulls ottengono la terza vittoria consecutiva contro i Washington Wizards (109-104), nonostante le assenze (Butler, Rose, Mirotic, Noah) e un Gasol influenzato. Tornano alla vittoria i Thunder, 116 a 103 contro i Mavericks e infine, una prestazione super di Barnes (25 punti) oscura i Lakers (battuti 128 a 119) e la passerella di Kobe Bryant a Memphis.