C’è un nuovo caso di positività che scuote il mondo del ciclismo. Stavolta a finire nella rete dell’antidoping è stato il giovane talento della Orica GreenEdge, il britannico Simon Yates. Il caso è però anomalo: a far scattare la positività di Yates è un farmaco usato contro l’asma. Il corridore avrebbe avuto il diritto di ricorrervi se solo il medico della squadra non si fosse dimenticato di segnalare l’uso all’Uci.
Yates, doping per una distrazione
L’episodio risale alla scorsa Parigi Nizza. Dopo la sesta tappa, disputata il 12 marzo, Simon Yates è stato tra i corridori che si sono dovuti sottoporre ai controlli antidoping.
Il risultato di quel controllo è stato notificato solo ora: positività alla terbutalina. La Orica GreenEdge ha chiarito l’accaduto con un comunicato ufficiale. “La sostanza è stata data a Simon Yates sotto forma di inalatore e questo è stato segnalato dal medico della squadra sul modulo di controllo antidoping, firmato al momento del test. La sostanza è stata data a Yates per un trattamento in corso per problemi di asma. Tuttavia il medico della squadra ha commesso un errore amministrativo omettendo di richiedere il TUE (Therapeutic Use Exemption)”.
Yates è dunque risultato positivo alla terbutalina per una dimenticanza del medico che non ha fatto la richiesta dovuta per poter far assumere il prodotto al corridore.
La Orica sostiene il corridore
Nel suo comunicato la Orica dà tutto il suo sostegno a Simon Yates, ritenuto completamente innocente. “Non c’è stato alcun errore da parte del corridore” continua la nota della squadra, “la positività si basa unicamente su un errore umano che il medico ha riconosciuto e per il quale si è preso tutta la responsabilità”.
L'Uci intanto ha comunicato che Simon Yates non è stato sospeso e potrà continuare a correre fino alla conclusione del caso, in quanto la natura del prodotto rilevato non implica uno stop immediato dell'attività del corridore.
Simon Yates, insieme al gemello Adam, è uno dei giovani talenti più interessanti del Ciclismo mondiale.
A 23 anni Simon si è distinto tra i migliori giovani per le corse a tappe in prospettiva. Ha colto una sola vittoria, una tappa del Tour of Britain, ma si è piazzato tra i primi nelle corse a tappe del World Tour: quinto al Delfinato e ai Paesi Baschi, sesto al Romandia, settimo alla Parigi Nizza.