Eccolo finalmente il trionfo di Peter Sagan in una classica monumento. Al Giro delle Fiandre il Campione del Mondo ha costruito una vittoria piena e indiscutibile, in cui le gambe hanno girato alla stessa velocità della sua voglia di sorprendere e non essere mai banale. Anche stavolta Sagan ha corso all’attacco, senza attendere uno sprint che avrebbe potuto comunque premiarlo. Ma a differenza di tante altre corse è andato fino in fondo, senza cedimenti e flessioni improvvise.

Peter Sagan: corsa difficilissima

E’ una vittoria che lo consacra alla piena maturità, anche se Sagan non ha rinunciato a qualche colpo d’estro come la wheelie, l’ormai proverbiale impennata riservata a pubblico e fotografi appena dopo l’arrivo.

Ma le prime parole del Campione del Mondo sono state per i due sfortunati colleghi scomparsi nella scorsa settimana, Daan Myngheer e Antoine Demoitiè: “Voglio dedicare la vittoria a loro e al mio compagno Maciej Bodnar che ha avuto un incidente in allenamento. Voglio vederlo presto in mezzo al gruppo”. Peter Sagan spiega poi la filosofia con cui ha corso questo Giro delle Fiandre: “E’ stata una corsa difficile, nessuno vuole mai collaborare con me e allora è meglio staccare tutti!”. Il campione slovacco ha dovuto anche superare alcuni momenti critici: “E’ stata difficilissima dall’inizio alla fine, siamo andati sempre a tutta ed ho avuto alcuni problemi. Dopo un centinaio di chilometri ho dovuto cambiare entrambe le ruote.

Ci sono stati un sacco di incidenti ed devo ringraziare la squadra che ha fatto un ottimo lavoro”.

Tinkoff, la squadra giusta

Ed in effetti i compagni di squadra di Sagan si sono rivelati all’altezza, coprendo il leader fino al momento dell’attacco decisivo ad una trentina di km dall’arrivo, quando ancora Oscar Gatto era nel gruppetto dei migliori.

“La nostra strategia era chiara, eravamo focalizzati su un unico leader” ha spiegato il Ds della Tinkoff, Lars Michaelsen “Tutta la squadra credeva in Sagan, ognuno sapeva cosa doveva fare e tutti hanno davvero contribuito per la vittoria. E’ stato bello vedere Juraj Sagan fare una grande gara ed Oscar Gatto essere sempre davanti per preparare la mossa vincente. Lo hanno tenuto fuori dai guai in una corsa in cui ci sono stati tanti incidenti”.