La drammatica tappa del Giro d’Italia che ieri ha consegnato la maglia rosa a Esteban Chaves e rimesso clamorosamente in gioco anche Vincenzo Nibali non è sfuggita a qualche polemica. Forse a causa del nervosismo dettato da una giornata così vibrante, l’ammiraglia della Movistar ha segnalato che alcune moto hanno aiutato il gruppetto di Nibali e Chaves a prendere il largo prima di affrontare la salita finale di Risoul. Una presa di posizione che è stata dribblata dal leader della squadra spagnola, che è stato prodigo di complimenti per Nibali.

Movistar: troppe moto

La tappa di Risoul ha vissuto momenti drammatici scendendo dal Colle dell’Agnello, quando la maglia rosa di Steven Kruijswijk è finita nella neve a bordo strada dopo aver sbagliato una curva. Valverde, già in ritardo in salita, si è lanciato a tutta velocità per cercare di riprendere il gruppetto di Chaves e Nibali. Il giovane colombiano e il Campione d’Italia hanno trovato la collaborazione di due compagni inseriti nella fuga iniziale, Plaza e Scarponi, ed anche l’insperato aiuto di Pirazzi. Nonostante l’impegno, Valverde e i suoi compagni non sono riusciti a rientrare. Anzi, dopo essere arrivato a pochi secondi dall’aggancio sono stati respinti accumulando sempre più ritardo.

“In discesa eravamo arrivati a dodici secondi dal gruppetto di Nibali e Chaves” si rammarica Vicente Garcia Acosta, Ds della Movistar “Poi per le circostanze della corsa e le troppe moto non siamo rientrati e stranamente hanno ripreso a guadagnare”.

Valverde: un grande Nibali

Il capitano della Movistar, Alejandro Valverde, non ha però cavalcato i toni polemici della sua ammiraglia.

“Abbiamo tirato a fondo, ma è andata così. Nibali è stato esuberante, dobbiamo complimentarci con lui” ha dichiarato sportivamente il campione murciano, che è passato in quarta posizione in classifica, denunciando i soliti limiti quando la corsa arriva a quote altissime.

“Domani continueremo a provarci” ha promesso Valverde, che spera ancora di salire sul podio, l’unico che manca nella sua strepitosa carriera tra quelli dei grandi giri.