Dopo il contatto con Andrea Iannone durante il gp di Catalunya che gli ha fatto perdere punti importanti per il campionato, Jorge Lorenzo ha richiesto maggiore severità nell'assegnare le penalità ai piloti che hanno commesso delle infrazioni.Andrea Iannone dovrà partire dall'ultima posizione in griglia nel gran premio di Assen, in programma la prossima settimana ma per il campione del mondo, questo non è sufficiente poichè secondo lo spagnolo, il potenziale della Ducati permetterà a Iannone di arrivare nelle posizioni di vertice in pochi giri. Per il pilota di Vasto, questa è la seconda ammonizione, visto che dopo il contatto con Andrea Dovizioso in Argentina, la Direzione Gara lo aveva punito con tre posizioni indietro nella griglia di partenza ad Austin.
Anche per quanto successo l'anno scorso con Valentino Rossi, le regole hanno subito una leggera modifica che, secondo Lorenzo, non è ancora sufficiente:
"Per me, non siamo ancora ad un buon livello sull'assegnazione delle penalità. Nel 2003, John Hopkins ha fatto un errore a Motegi e ha saltato la gara dopo. La stessa cosa è successa a me nel 2005", ha dichiarato il pilota della Yamaha.
Lorenzo: "Qui giochiamo con la vita"
Jorge ha poi fatto l'esempio del calcio, dove in caso di fallo grave, oltre al cartellino rosso c'è anche la squalifica. "Qui giochiamo con la vita, avrei potuto rompermi un'anca o una clavicola. A volte non siamo consapevoli del rischio e se non c'è una punizione esemplare, non si imparerà mai".
Dopo la brutta figura nel non essersi presentato alla safety commission venerdì pomeriggio, dopo il tragico incidente di Luis Salom, Jorge ha promesso di essere presente a quella di Assen in occasione del prossimo gran premio, peresporre il suo pensiero in merito alla questione delle penalità. "Non farò appello per la punizione a Iannone, perchè so già che non cambieranno nulla, ma parlerò di questo con Mike Webb e con la safety commission".
Lorenzo ha poi aggiunto che se non si fa qualcosa in tempo prima o poi succederà qualcosa: "Quando ero più giovane, se non mi avessero punito, probabilmente sarei rimasto lo stesso".