Gloria Boccanera ha conquistato il quarto posto nei 50 dorso alle Paralimpiadi dello scorso settembre. La sua prima competizione internazionale è stata un successo. Una ragazza con un gran talento, una gran forza ed uno splendido sorriso.

La storia di Gloria

Gloria è una ragazza di 37 anni - compiuti da poco - e vive a Rocca di Papa, cittadina dei Castelli Romani. Si allena all’Accademia del nuoto di Marino. Era un’istruttrice di nuoto, nel 2011 ha avuto un incidente domestico, mentre era sull’amaca le è caduta addosso la colonna di cemento dove era attaccata l’amaca stessa.

Sonodue anni che gareggia, dal 2014. Le Paralimpiadi segnano il suo debutto sulla scena internazionale.

A proposito di questo 4° posto alle Olimpiadi

E’ veramente soddisfatta di questo risultato, già il fatto di essere arrivata lì è stato un grande orgoglio per lei, poi aver sfiorato il podio nella prima esperienza internazionale, e alle Paralimpiadi, che sono il massimo per ogni sportivo, le ha dato la forza per fare meglio.

Cosa rappresenta lo sport per Gloria

Ha sempre fatto sport e lavorandoci anche in quell’ambito è sempre stato tutto per lei. Dopo l’incidente e stando in carrozzina, il nuoto è diventato vita! Significa muoversi in libertà, stimoli per crescere e stare sempre impegnata.

Quali difficoltà principali ha incontrato nel corso del tempo e, soprattutto, come le ha superate

Nella “nuova” vita ogni nuova esperienza è difficoltà, quando c’è l’ostacolo davanti si trova il modo di superarlo, da soli o con l’aiuto di qualcuno, a seconda delle avversità. Di passi avanti ce ne sono stati tanti, ma la strada è ancora lunga.

Cosa c’è in programma nel suo futuro

Sicuramente continuare ad impegnarsi al massimo e fare sempre meglio.

Il messaggio per chi legge

Tutti pensano che gli atleti paralimpici siano dei supereroi, ma non è così. Chi più chi meno, chi meglio chi peggio, con più difficoltà sicuramente, con più tempo, fa tutto quello che potrebbe fare chiunque. Certo, questi atleti potrebbero avere meno difficoltà se ci fossero meno barriere, spesso create dall’ignoranza della gente.