Esattamente undici anni fa ci lasciava Eddie Guerrero. Una vera e propria leggenda del Wrestling, non solo per ciò che era capace di fare sul ring, non solo per le sue grandi capacità al microfono, ma anche per il legame indissolubile che era riuscito a creare con tutti gli appassionati di questo sport. Inoltre, la sua scomparsa colpì tutti: il mondo intero fu in lutto, nonostante i classici sciacalli che non mancano mai. In Italia furono fatti addirittura degli speciali in cui si infangava la sua memoria e si insinuava che la sua morte fosse dovuta all'uso di droghe e altre sostanze alteranti.

Non appena fu reso pubblico il risultato dell' autopsia, che asseriva come la morte di Eddie fu dovuta a cause naturali, non ci fu più nessuno speciale, in cui si specificava che la sua scomparsa non fosse dovuta all'uso di sostanze alteranti come detto inizialmente, ma solo a causa di un infarto che lo colpì la domenica mattina in albergo.

Si cercò di diffondere un messaggio brutto, sbagliato, un immagine di Eddie che non era quella reale. Aveva avuto, in passato, i suoi problemi ma era riuscito ad uscirne, dimostrandosi un vero e proprio esempio per tutti di come non importa quanto dura sia la salita, se ci metti impegno, sacrificio e volontà puoi farcela.

La Raza, come si autodefiniva e come lo identificavano i fan di tutto il mondo, era capace di essere inneggiato anche quando era un heel (il cattivo di turno), lo dimostra la faida con Rey Misterio, lo dimostra l'iniziale faida con Batista.

Proprio il fatto di essere comunque adorato da tutti nonostante fosse un "cattivo", portò la WWE a farlo combattere per il titolo di campione del Mondo, e a farlo da face (buono).

Quel maledetto 13 novembre 2005 Eddie Guerrero avrebbe dovuto tenere un match contro Randy Orton e Dave Batista in cui, secondo indiscrezioni di allora, si sarebbe dovuto laureare campione del Mondo.

La mattina di quel giorno il destino volle che, invece, Eddie diventasse campione del mondo solo nell'immaginario comune, e lasciò tutti, tra le lacrime di tutti gli appassionati di quello sport. Da quel giorno il wrestling non è stato più lo stesso e tanti hanno smesso di seguirlo. Troppo forte fu il dolore di quella perdita che ha segnato l' adolescenza di milioni di persone.