La tappa di Aramon Formigal della scorsa Vuelta Espana resterà negli annali del Ciclismo come una delle corse più imprevedibili e spettacolari della storia recente. Con un attacco partito nei chilometri iniziali Alberto Contador e Nairo Quintana riuscirono a sorprendere Chris Froome che non riuscì più a rientrare perdendo il terreno decisivo per la classifica generale. Un paio di mesi dopo David Lopez, gregario di Froome alla Vuelta, è tornato su quella giornata sportivamente drammatica per la squadra britannica, spiegando alcuni risvolti strategici che hanno portato a quel ribaltone.

La tappa che ha sconvolto la Vuelta Espana

Alla partenza di quella tappa numero 15 la Vuelta Espana sembrava nelle mani di Chris Froome. Il capitano del Team Sky aveva 54 secondi da recuperare a Quintana in classifica, ma poteva contare ancora sulla lunga cronometro di Calpe, nella quale poi riuscì a prendere più di due minuti al rivale colombiano. Froome era dunque nella posizione di forza, pronto a controllare la situazione per poi compiere un facile sorpasso nella crono. Invece quella quindicesima tappa prese subito una piega imprevista con un attacco portato congiuntamente da Tinkoff e Movistar che riuscirono a far esplodere la corsa nei primi chilometri e a portare via un gruppetto di attaccanti con Contador e Quintana.

Il gruppo si frantumò in mille pezzi e Froome rimase ad inseguire da solo, con tutti i compagni di squadra molto più attardati di lui. Il campione britannico non riuscì più a rientrare e alla fine arrivò al traguardo con ben 2 minuti e 40 secondi di distacco, una sconfitta decisiva ai fini della classifica finale della Vuelta Espana.

Lopez: “Froome e Sky troppo forti”

David Lopez è uno dei compagni di squadra che hanno condiviso con Froome quella Vuelta Espana e quella giornata così difficile. Dalle pagine di Marca il corridore spagnolo ha spiegato perché la tappa prese quella direzione così imprevista, adducendo alla forza del Team Sky come motivo di un’aggressiva collaborazione tra tutte le altre squadre.

“La Sky a volte soffre di essere di gran lunga superiore alle altre squadre” ha raccontato Lopez “Froome è il più forte e tutti corrono contro di lui. Appena arriva un momento di difficoltà il mondo intero parte all’attacco. E’ chiaro che è stato un fallimento per tutti noi, non eravamo ben posizionati e pronti. Froome aveva fatto il Tour e le Olimpiadi, non è facile rimanere in ogni momento concentrato”. A causa di quella partenza a razzo che colse di sorpresa il Team Sky la Vuelta Espana prese decisamente la strada di Nairo Quintana. Ma Lopez ha qualcosa da dire sul risultato finale: “Froome era fisicamente forte, poteva vincere. Non sempre vince il più forte”.