Incredibile serata al Madison Square Garden di New York, per uno degli eventi più attesi dell'UFC, l'organizzazione di MMA più importante al mondo. Il tanto atteso incontro tra il campione dei pesi piuma Conor McGregor e l'ormai ex campione dei pesi leggeri, Eddie Alvarez, è terminato al minuto 3:04 del secondo round, quando l'arbitro John McCarthy ha dovuto fermare McGregor che colpiva ripetutamente Alvarez a terra. Sostenuto da un ingente numero di fan venuti appositamente per lui dall'Irlanda, il "Notorius" ha dominato durante tutto l'incontro, mettendo 3 volte al tappeto l'avversario nel primo round, e un'ultima volta nel secondo.

In cambio, Conor non ha subito nessun colpo rilevante.

McGregor entra nella storia

Dopo aver sconfitto Nate Diaz al rematch, Jose Aldo e ora anche Alvarez, e con l'invidiabile record di 21 vittorie, di cui 18 per knockout, e sole tre sconfitte, l'irascibile quanto mai controverso ventottenne irlandese, ha dimostrato ancora una volta di essere il fighter più forte non di una, ma di ben due categorie di peso diverso. Già campione dei paesi piuma, con questa vittoria si aggiudica anche la cintura dei pesi leggeri, entrando così nella storia dell'UFC, come il primo fighter a detenere contemporaneamente due cinture in due categorie di peso diverse. Famoso per il suo linguaggio spesso violento e poco rispettoso, a fine incontro afferma provocatoriamente "Vorrei cogliere l'occasione per non scusarmi assolutamente con nessuno".

Un figlio in arrivo

Del suo futuro McGregor evita sempre di parlarne, ma subito dopo il match con Alvarez ha ripetuto la sua disponibilità a vincere ulteriori cinture in qualunque categoria intenda combattere. Tuttavia, con un figlio atteso nei prossimi mesi del prossimo anno, Conor ha affermato: "Continuerò ad andare avanti ma sono consapevole del mio valore e ho una famiglia, e un figlio in arrivo".

Una probabile pausa dunque? Può essere, ora che ha fatto la storia non ha più nulla da dimostrare, ma vista l'indole guerriera e il carattere impulsivo, difficilmente rimarrà a lungo senza combattere.