Mancano ancora più di cinque mesi alla Grande Partenza del centesimo Giro d'italia. Un'edizione, presentata ufficialmente lo scorso 25 ottobre, che si preannuncia spettacolare per via di un percorso durissimo ed affascinante ed anche per una rosa di partecipanti più o meno probabili che stuzzica la fantasia e l'entusiasmo degli appassionati.

L'edizione numero cento del Giro vedrà, quasi certamente, il duello tutto azzurro tra Vincenzo Nibali e Fabio Aru, dal 2017 non più compagni di squadra dopo che lo Squalo si è accasato nel nuovo Bahrain-Merida.

A fare da contraltare alla sfida italiana ci saranno una lista di pretendenti da non sottovalutare. Primo fra tutti Esteban Chaves, reduce dalla stagione della definitiva consacrazione con il secondo posto al Giro, il terzo alla Vuelta e la vittoria del Giro di Lombardia. Nonostante l'incertezza espressa dal management della Orica-BikeExange, il colombiano sarà quasi certamente al via dalla Sardegna in quello che si presenta come un Giro adattissimo alle sue caratteristiche di scalatore puro con tanta montagna e poca cronometro. Peculiarità del percorso che hanno richiamato anche Thibaut Pinot, da anni combattuto tra il fascino della Corsa Rosa e la doverosa scalata al Tour de France, lui francese in un team francese.

Anche in questo caso la volontà del corridore va a scontrarsi con le esigenze del proprio club, la FDJ che in Italia potrebbe riproporre anche il re della Sanremo 2015 Arnaud Demare.

Conferme si hanno, invece, per Rafal Majka, Ilnur Zakarin e Mikel Landa. Il campione nazionale polacco, il prossimo anno in forza alla Bora-Hansgrohe, sarà al via del Giro in cerca di un posto sul podio o nella top five; obiettivo analogo per il russo della Katusha-Alpecin, da quest'anno capitano unico dopo l'addio di Purito Rodriguez, Per Landa, invece, il ruolo di capitano designato in Italia nasce dal forfait quasi annunciato di Chris Froome, ancora allergico alle strade nostrane e al Giro in generale.

Ci riproverà anche Steven Kruijswijk che con la Maglia Rosa ha un conto in sospeso dopo la celebre caduta sul muro di neve nella discesa dal Colle dell'Agnello: l'olandese della Lotto NL-Jumbo ha l'Italia nel cuore e si allena spesso sulle montagne della Corsa Rosa, l'obiettivo è quello di riprendere il discorso interrotto nel 2016.

Certa anche la presenza del "fedelissimo" Rigoberto Uran, atteso alla stagione del riscatto nuovamente in maglia Cannondale-Drapac. Data l'assenza di cronometro al Tour de France, anche Tom Dumoulin potrebbe essere richiamato dal disegno del Giro 2017.

Incertezza in casa Trek e BMC: per i primi in lizza ci sono Bauke Mollema, Jarlinson Pantano e Alberto Contador con il Pistolero che, ahi noi, ha espresso la sua volontà di provare a vincere il Tour nel suo possibile (?) ultimo anno di carriera. Tra gli uomini BMC sarebbe assurdo riproporre la strana coppia Porte-Van Garderen sulle strade francesi ma sembra difficile che uno dei due punti sul Giro; in questo caso la leadership passerebbe al nostro Damiano Caruso.

Nelle ultime settimane anche Romain Bardet ha espresso la propria volontà di prendere parte al Giro, una corsa che ama sotto il punto di vista altimetrico. Anche qui, però, come nel caso di Pinot, la AG2R La Mondiale spinge per il Tour.

In conclusione, eccoci al capitolo Movistar. Nairo Quintana ha aperto alla possibilità della doppietta Giro-Tour ma i dirigenti spagnoli spingono per la più comoda Tour-Vuelta. Rimane il fatto che l'obiettivo principale del colombiano sarà la Grande Boucle, ancora da stabilire in abbinata a quale GT. Alejandro Valverde si concentrerà, invece, sul Tour e sulla Vuelta dopo una prima parte di stagione incentrata sulle Classiche delle Ardenne.