La Formula 1 senza Ferrari. Detta così sembra un'assurdità, il titolo di un film di fantascienza, se non un terribile incubo dal quale svegliarsi al più presto. Eppure, stando alle ultime indiscrezioni che stanno circolando in questi giorni, si tratta di un rischio che potrebbe materializzarsi nei prossimi anni. Tutto è cominciato con il cambio di proprietà in Formula 1, con il passaggio da Bernie Ecclestone al nuovo gruppo statunitense Liberty Media. Se in molti (soprattutto gli appassionati) hanno tirato un sospiro di sollievo nel vedere finalmente lo storico patron lasciare lo scettro del potere dopo anni di dominio assoluto, nella speranza che la nuova gestione possa portare innovazioni e soprattutto maggiore spettacolo, a Maranello invece la tensione è salita fin da subito alle stelle.
Ripartizione dei premi: Ferrari dirà addio alla Formula 1?
Tra i primi cambiamenti che Liberty Media vorrebbe introdurre nel Circus c'è quello inerente la suddivisione dei premi in denaro tra i vari team. I nuovi proprietari della Formula 1, infatti, hanno annunciato che punteranno ad una "distribuzione più equa" eliminando, di fatto, i privilegi basati sul blasone dei team, per avere un maggiore equilibrio nel budget di tutte le squadre e, magari, anche in pista, con un aumento dello spettacolo. Questa prospettiva, però, non piace affatto ai dirigenti del "cavallino rampante", poiché un nome storico di questo sport, ormai entrato nella leggenda grazie a vittorie, titoli mondiali e record, verrebbe equiparato a scuderie più piccole che, a livello di immagine, di sponsorizzazioni e di tifoseria, di certo non hanno la stessa forza della Ferrari.
La rivoluzione economica statunitense dovrebbe avviarsi nel 2020, quando scadranno gli attuali accordi siglati dall'ormai ex patron Ecclestone con tutte le scuderie. Il team italiano, così, potrebbe perdere i 105 milioni di dollari che ora gli vengono garantiti solo per portare il suo marchio sui circuiti di tutto il mondo.
Qualora la nuova intesa dovesse risultare poco soddisfacente, da Maranello potrebbero anche decidere di andarsene sbattendo la porta, salutando la Formula 1 e puntando su altre discipline.
Si torna al Mondiale prototipi?
Se entro il 2020 dovesse saltare l'intesa con Liberty Media, i vertici del "cavallino rampante" avrebbero già pronto un Piano B, ovvero un ritorno in grande stile nel campionato prototipi.
Si tratta di una disciplina storica che vanta, tra le corse più importanti, la mitica 24 Ore di Le Mans, molto amata da tanti campioni delle due e quattro ruote (Fernando Alonso, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi tra gli altri). Del resto, non è la prima volta che in Ferrari pensano di abbandonare la Formula 1 per puntare sui prototipi.
Già nel 1994 venne avviata la produzione della F333 Sp, passata in secondo piano quando si riuscì a raggiungere l'accordo con Ecclestone. La vettura venne poi affidata a scuderie clienti, ottenendo comunque buoni risultati. Ad ogni modo, secondo quanto riportato da "Forbes", un'uscita della Ferrari dalla Formula 1 potrebbe far più male alla disciplina sportiva, anziché al brand italiano.
Difatti, come abbiamo accennato in precedenza, il Circus non solo perderebbe di prestigio, ma economicamente ci sarebbero una serie di sponsor e di introiti garantiti da un marchio leggendario come quello italiano che potrebbero lasciare anch'essi, preferendo addirittura trasferirsi tra i prototipi dove approderebbero le "rosse". Per non parlare, poi, del rischio di perdere pubblico e telespettatori, in particolar modo i tifosi ferraristi sparsi in ogni angolo del mondo.
Insomma, a conti fatti, sembra proprio che a Liberty Media non convenga arrivare ad un muro contro muro con la Ferrari.