Dopo il GP in Cina della Formula 1 la mattina, la sera c'è il GP d'Argentina della MotoGP a non far annoiare i tifosi. Infatti non sarà ricordato certamente come il gran premio più noioso della storia, anzi... Ma sicuramente per molti verrà ricordato come il GP delle cadute e delle uscite di scena: Lorenzo, Marquez, Pedrosa, Espargaro e Dovizioso. Una lista di cadute con nomi niente male insomma.

Vince e fa doppietta Maverick Viñales; fa doppietta anche la Yamaha, in quanto dietro il giovane talento spagnolo si piazza Valentino Rossi, che in questo GP d'Argentina disputa la sua 350° gara in carriera e festeggia con un podio e una bella rimonta.

Ottimo Danilo Petrucci, con la Pramac Ducati chiude 7°.

La cronaca

Marquez conquista la pole e parte davanti a tutti. Al via resta ancora davanti e prova a spingere per crearsi un margine e tornare alla vittoria. Dietro s'infiamma la gara, grazie alla massiccia presenza di top driver che hanno avuto problemi in qualifica e sono costretti a rimontare. Ma poco dopo il via Lorenzo e Iannone si toccano e l'ex compagno (se così vogliamo dire) del Dottor Rossi va a terra: gara finita per Lorenzo e drive through per Iannone.

Intanto, mentre in mezzo al gruppo si battaglia con i vari Rossi, Pedrosa, Crutchlow, Dovizioso ed altri che danno spettacolo, il numero 93 della Honda, Marquez, va in fuga e si ritaglia un bel distacco per gestire e portare a casa la vittoria; ma con la voglia di spingere ancora, Marc commette un errore che gli costerà caro: troppo gas e troppi rischi portano il campione spagnolo a sdraiarsi per terra: gara finita anche per lui e Maverick Viñales che ringrazia e passa davanti a tutti.

Intanto dietro è ancora guerra e ci sono rimonte e sfide infinite: Zarco accelera e recupera posizioni, Pedrosa non ci sta e va a riprendere l'avversario e lo supera. Ma anche qui il destino è beffardo: pochi giri e alla 13° tornata Pedrosa va a terra anche lui. Altro big che lascia la pista anzitempo.

Intanto davanti è bagarre tra Crutchlow e Rossi per il 2° e 3° posto, con Viñales che approfitta per gestire, allungare e restare davanti a tutti.

Poco dopo Pedrosa, ci pensano Espargaro e Dovizioso ad infiammare un nuovo duello e a farsi compagnia nell'uscita di scena: i due si toccano e vanno a terra, con polemiche e colpe che balzano da un pilota all'altro.

Al 19° però è Rossi a prendersi la scena: lotta con Crutchlow e infine lo infila in curva e balza al 2° posto.

Gas a martello e va via, riuscendo a gestire e portare a casa un prezioso 2° posto (era partito 7° in griglia).

Così si forma la doppietta Yamaha, e il round 2 va ancora a Viñales che guida la classifica iridata e allunga sugli inseguitori.