È ormai una triste cronaca quotidiana quella che racconta gli incidenti di cui sono vittime i ciclisti, siano essi dei campioni o dei semplici appassionati. Stamani è toccato a Chris Froome fare i conti con un automobilista indisciplinato e impaziente oltre ogni limite. Il campione del Team Sky si stava allenando nei dintorni di Montecarlo quando è stato inseguito e speronato di proposito da un’auto. Per fortuna Froome se l’è cavata senza nessuna conseguenza fisica ma le immagini della sua bicicletta distrutta hanno lasciato sbigottito e incredulo il mondo del Ciclismo.

Froome, colpito di proposito

È stato lo stesso Chris Froome a raccontato quanto successo con un tweet. Il campione della Sky è stato inseguito su un marciapiede e speronato di proposito da un automobilista che lui ha definito impaziente, e che poi si è dato alla fuga. Froome ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine e poi ha ripreso il suo allenamento con una nuova bicicletta. La Pinarello che stava usando quando è avvenuto l’incredibile incidente è uscita semidistrutta e le foto che Froome ha postato su twitter ben testimoniano la pericolosità di quanto successo. La notizia si è diffusa velocemente anche al villaggio di partenza della quarta tappa del Giro d’Italia, e tutto il gruppo è rimasto fortemente scosso da quanto successo, ripensando anche alla recente tragedia di Michele Scarponi.

Lancaster: ‘Questo è il mondo in cui viviamo’

Lo staff e i corridori del Team Sky sono stati particolarmente colpiti dalla pericolosissima disavventura capitata a Chris Froome. “Il nostro medico aveva visto un articolo in spagnolo in cui l’incidente era presentato peggio di quello che è stato. Dopo abbiamo sentito che sta bene ma è spaventoso” ha raccontato Brett Lancaster, uno dei Ds della squadra britannica “Sembra che qualcuno sia salito sul marciapiede per inseguirlo e colpirlo.

Questo è il mondo in cui viviamo oggi, ci sono molti corridori arrabbiati.”

E i corridori hanno provato a far sentire la loro voce, ma più la preoccupazione e la voglia di rispetto che la rabbia: “Si tratta di avere rispetto reciprocamente, le macchine delle bici e viceversa” ha dichiarato il corridore basco “Pensiamo spesso a come siamo a rischio sulla strada.

Vedendo le fotografie della bici di Froome mi è venuta la pelle d’oca. Ho pensato a Michele Scarponi. In un incidente siamo sempre noi che abbiamo la peggio”.