Il Giro d’Italia non è ancora iniziato, ma già vive una prima svolta clamorosa. Nella serata che precede la partenza da Alghero prevista per domani è arrivata la notizia dell’esclusione dalla corsa rosa numero cento di due corridori della Bardiani CSF. Si tratta dei due atleti di punta della squadra diretta da Bruno e Roberto Reverberi, ovvero dello scalatore Stefano Pirazzi e del velocista Nicola Ruffoni. I due corridori sono risultati positivi in un controllo fuori competizione e dunque sono stati estromessi dal Giro, e rischiano ora anche il licenziamento dalla squadra.

La Bardiani CSF ha conquistato la partecipazione al Giro in quanto squadra vincitrice della Coppa Italia nella scorsa stagione.

Giro, fuori Pirazzi e Ruffoni

Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni hanno sfilato regolarmente durante la presentazione delle squadre che si è tenuta ad Alghero nel tardo pomeriggio. Ma quella resterà l’ultima immagine della loro presenza al Giro d’Italia numero cento. Dopo la conclusione della presentazione è infatti arrivata la notizia della loro positività ad un controllo antidoping fuori competizione. La sostanza riscontrata ai due atleti non è ancora stata resa nota. Pirazzi e Ruffoni non potranno dunque partire domani per il Giro d’Italia e se la positività dovesse essere confermata dalle controanalisi rischierebbero l’immediato licenziamento dalla squadra.

Stefano Pirazzi, trentenne laziale, è il corridore più esperto della Bardiani CSF. Al Giro d’Italia ha sempre entusiasmato per il suo modo aggressivo e battagliero di interpretare la corsa. Grazie alle sue doti di scalatore ha vinto la classifica dei Gpm nel Giro 2013, e l’anno successivo ha conquistato la vittoria di tappa a Vittorio Veneto, in un finale che viene ricordato anche, se non soprattutto, per il gestaccio che il corridore fece sul traguardo.

Questo sarebbe stato il suo ottavo Giro d’Italia. Nicola Ruffoni, ventiseienne bresciano, è il velocista di punta della Bardiani CSF. Quest’ano ha conquistato due vittorie nel recente Giro di Croazia. Ruffoni ha già corso il Giro d’Italia tre volte in passato, conquistando come miglior risultato il quinto posto a Nijmegen nella scorsa edizione, in cui poi si ritirò nella tredicesima tappa. L’anno precedente aveva centrato per tre volte la top ten in altrettante conclusioni in volata, mentre all’esordio nel 2014 era stato 14° nello sprint di Dublino e 15° in quello di Belfast.