Tutto quello che si è aspettato vanamente nella tappa dell’Etna, è avvenuto oggi sul Blockhaus. La nona tappa del Giro d’Italia ha scoperto completamente le carte dei grandi favoriti, confermando la forza e la superiorità in montagna di Nairo Quintana. Il colombiano ha staccato tutti, con Pinot e Dumoulin che si sono difesi ottimamente, mentre Nibali ha ceduto un minuto. Bocciato Kruijswijk, mentre la Sky è stata sfortunatissima, con i leader Thomas e Landa caduti insieme ad Adam Yates per colpa di una moto prima della salita finale.

Giro d’Italia, sfortuna per la Sky

La tappa numero nove del Giro d’Italia, con il duro arrivo sul Blockhaus, era attesissima e non ha deluso. La Movistar e Nairo Quintana hanno corso con grande autorevolezza, prendendo subito la responsabilità di guidare il gruppo. La squadra spagnola ha tenuto altissimo il ritmo fin dalle fasi iniziali e centrali per non permettere alla solita fuga da lontano di prendere il largo. A provarci era stato un folto gruppo con anche Modolo, Marcato, Busato, Montaguti, Rolland e Sanchez. Tutti raggiunti dall’incessante lavoro dei compagni di Quintana ancora prima di iniziare la salita finale.

Ed è stato ancora poco prima dell’inizio del Blockhaus che è avvenuto il primo episodio chiave: una moto della polizia si è fermata sul lato sinistro della carreggiata mentre stava sopraggiungendo il gruppo.

Kelderman ha colpito la moto innescando così una caduta che ha coinvolto quasi tutto il trenino della Sky, oltre ad Adam Yates. I due leader della squadra britannica, Landa e Thomas, hanno ripreso a fatica la corsa. Ma mentre lo spagnolo ha denunciato degli evidenti problemi fisici, Thomas ha ritrovato un certo vigore dopo essere sembrato sul punto di abbandonare.

Quintana stacca tutti

La Movistar ha continuato il suo passo sulle rampe sempre più dure della salita abruzzese, sgretolando il gruppo un pezzo dopo l’altro. Anche la maglia rosa di Bob Jungels ha perso contatto, così come Van Garderen. Anacona e Amador hanno fatto le ultime tirate prima di lasciare la scena a Nairo Quintana che ha cominciato il suo gioco di scatti su pendenze quasi sempre in doppia cifra.

Kruijswijk si è subito fatto da parte, dimostrando di essere lontano dal livello dell’anno scorso.

Nibali è tornato sotto a Quintana con delle belle progressioni in agilità e anche Pinot ha tenuto bene. Quintana però ha insistito con i suoi cambi di passo e alla fine Nibali ha dovuto cedere a 4 km e mezzo dalla vetta, finendo per essere staccato anche da Pinot. Il siciliano ha sofferto molto nel finale, dopo aver chiesto forse un po’ troppo per resistere agli attacchi di Quintana. Molto più redditizia si è rivelata la strategia di Mollema e Dumoulin, che con una scalata molto regolare hanno ripreso e superato Nibali e poi sono rinvenuti su Pinot.

Nairo Quintana non ha avuto flessioni nel finale ed è andato a vincere con 24’’ su Pinot e Dumoulin, 41’’ su Mollema e 1’ su Nibali, con Pozzovivo poco dietro.

Lontanissimi tutti gli altri, con Zakarin ad oltre due minuti, Kruijswijk e Formolo quasi a tre, la maglia rosa, ormai ex, di Jungels ancora più dietro. Geraint Thomas ha concluso la sua scalata da calvario ad oltre cinque minuti. Ora in classifica Quintana passa in rosa con Pinot e Dumoulin a 28’’ e 30’’, mentre Nibali è a 1’10’’. Martedì il Giro d’Italia ripartirà con la crono di Montefalco, in cui Tom Dumoulin potrebbe andare a caccia del primato.