Il progetto della classifica destinata ai migliori discesisti del Giro d’Italia è già finito. L’organizzazione della corsa rosa aveva deciso di introdurre una nuova classifica secondaria con la quale premiare il corridore che avrebbe fatto segnare i migliori tempi in alcuni tratti di discesa cronometrata. L’idea ha però suscitato grandi polemiche tra atleti e dirigenti che hanno accusato il Giro di voler fare spettacolo mettendo a rischio i corridori. Il Direttore di corsa Mauro Vegni ha così annunciato un passo indietro, annullando la classifica e i premi, ma sottolineando la bontà dell’idea.

Giro d’Italia, niente classifica dei discesisti

Il progetto inedito che ha scatenato un mare di polemiche era la classifica di miglior discesista proposta quest’anno dal Giro d’Italia. Il regolamento prevedeva di prendere i tempi di dieci discese durante le varie tappe di montagna del Giro e di stilare una classifica che avrebbe premiato il corridore più veloce. Al vincitore finale sarebbero andati 5.000 euro, ai piazzati 3.000 e 2.000. La novità ha però trovato tante reazioni contrarie per i pericoli di una gara nella gara a caccia del titolo di miglior discesista che avrebbe potuto portare qualcuno ad assumere delle condotte oltre i limiti. “Si dovrebbero vergognare, non ci sono già abbastanza cadute?” ha twittato Jasper Stuyven, il corridore della Trek che venerdì sarà al via del Giro, ed altri come Marcus Burghardt si sono spinti a ricordare la tragedia di Weylandt, avvenuta al Giro 2011 nella discesa del Bocco.

Vegni: ‘Classifica eliminata’

Dopo quest’ondata di reazioni critiche la Direzione del Giro d’Italia ha deciso di cancellare la classifica destinata i discesisti. Non ci saranno classifiche e premi in denaro, ma i tempi delle discese saranno in ogni caso resi pubblici a titolo di curiosità statistica. Il Direttore Mauro Vegni ha però voluto chiarire che il concetto alla base della nuova classifica non era quello di aumentare i pericoli, sottolineando anzi come RCS Sport sia sempre stata in prima linea per migliorare la sicurezza.

“Volevamo semplicemente creare una classifica in più per l’interesse dei tifosi” ha chiarito Vegni “Purtroppo alcune persone non hanno capito l’idea ed hanno gridato allo scandalo. Abbiamo deciso di eliminare la classifica e i premi, resteranno i tempi che informeranno i tifosi sulle velocità tenute dai corridori in discesa. Ma resto convinto che sia una buona idea, perché dobbiamo innovare le corse e guardare al futuro perché i tifosi vogliono sapere sempre di più sui corridori e sulle loro prestazioni”.