Archiviate le serie di primo turno dei Playoff 2017, è tempo di semifinali di Conference. Andiamo a vedere cos'è accaduto nelle due partite giocate nella notte tra l'1 e il 2 maggio.

Cleveland Cavaliers-Toronto Raptors 116-105 (1-0)

Sono partiti subito forte i Cavs, con un LeBron James apparso in gran forma dopo i ben 8 giorni di riposo portati in dote dallo "sweep" ottenuto nella sfida precedente sugli Indiana Pacers.

"Il Prescelto" ha archiviato la prima pratica con una prestazione da 35 punti e 10 rimbalzi, con 13/23 al tiro. In alcuni casi, James ha quasi "scherzato" con gli avversari, arrivando anche a far finta di bere una birra presa da un inserviente presente a bordo campo.

Nell’intervista post-partita però, ha dichiarato di preferire il vino rosso.

Non solo James: per i Cavs sono arrivati anche i 24 punti e 10 assist di Kyrie Irving; 18+9 carambole di Kevin Love e la doppia-doppia da 14 punti e 11 rimbalzi di Tristan Thompson.

Toronto, invece, deve continuare a far fronte alla "maledizione da Gara-1", visto che i canadesi hanno una statistica di 1-12 nelle partite d’apertura delle serie Playoff. Non sono bastati neanche i 20 punti di Kyle Lowry ed i 19 di DeMar DeRozan ai Raptors per interrompere questa striscia negativa.

Il resoconto sui parziali

Prima dell’inizio della partita, coach Casey aveva parlato dei moltissimi parziali registrati dalle due squadre nelle prime gare dei Playoff.

Tra questi ha menzionato i 25 punti quasi sprecati dalla sua squadra contro i Bucks, e i 25 punti recuperati dai Cavs in Gara-3 del primo turno.

Stavolta però, sono stati proprio gli ospiti a piazzare un parziale di 19-3, che ha portato i Raptors dal -18 a sole due lunghezze di divario a metà del secondo periodo. La rimonta però è risultata vana, di fronte allo strapotere di questi Cavs e, soprattutto, di questo LeBron James.

San Antonio Spurs-Houston Rockets 99-126 (0-1)

Probabilmente nessuno avrebbe mai immaginato un risultato simile prima dell’inizio della serie, invece i Rockets vincono Gara-1 a San Antonio di ben 27 lunghezze, la peggior sconfitta della gestione Popovich in una sfida d’apertura di una serie Playoff.

Il brutto di questa partita è che i record negativi dei padroni di casa non finiscono qui: infatti già all’intervallo era stato stabilito il maggior disavanzo accumulato in un solo tempo di gioco: ben 30 punti, con un perentorio 39-69 dopo 24 minuti di gara. I primi due quarti sono stati a dir poco da tragedia per i texani, capaci di andare al riposo lungo con un misero 14/44 al tiro, contro il 12/27 dei Rockets al solo tiro da tre punti.

Houston ha concluso la serata con una prestazione superba da oltre l’arco, ben 22 tentativi mandati a segno (record franchigia per triple messe a referto in una partita di post-season) sui 50 totali. Tutto ciò senza nemmeno poter godere di un James Harden stellare, nonostante una gara da 20 punti, 14 assist e 4 recuperi.

A fare le veci del "Barba" è stato Trevor Ariza, in grado di segnare 23 punti con 7/14 al tiro e 5/10 da tre punti. Doppia-doppia da 20 punti e 13 carambole invece per Clint Capela, con un ottimo 8/10 al tiro, frutto di un pick-n-roll giocato alla grande dai Rockets.

Spurs, si salva soltanto Leonard

L’unico a salvarsi da questa disastrosa Gara-1 degli Spurs è stato Kawhi Leonard, autore di una partita da 21 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, ma con l’unica pecca del 5/14 dal campo. Malissimo invece LaMarcus Aldridge, che ha chiuso con solamente 4 punti e 2/7 al tiro in 25 minuti di utilizzo.

La parola "male" si può accostare un po’ a tutto il quintetto di San Antonio, che dovrà dimenticare in fretta questa partita, e ripartire come se nulla fosse successo nel prossimo atto della sfida.