E’ di Sam Bennett la prima tappa del Giro di Slovenia che si è conclusa in volata a Kocevje. Il corridore irlandese della Bora Hansgrohe ha superato allo sprint Sonny Colbrelli e l’idolo di casa Luka Mezgec. L’osservato speciale Mark Cavendish, che rientrava alle corse dopo tre mesi di assenza, ha concluso al decimo posto. Il finale è stato segnato da una rovinosa caduta, innescata da un corridore che ha inavvertitamente toccato una transenna uscendo dall’ultima curva ad altissima velocità.

Slovenia, la caduta e la volata

La prima tappa del Giro di Slovenia era promessa ai velocisti grazie ad un percorso non particolarmente impegnativo.

La corsa è stata caratterizzata da una fuga di nove corridori, tra cui Bagioli e Pacioni. Da questo drappello è poi fuggito nel finale Krizek, ma anche l’austriaco è stato raggiunto ad una decina di chilometri dal traguardo. Il gruppo si è così lanciato verso la prevista volata, ma il finale è stato caratterizzato da una paurosa caduta avvenuta a circa 500 metri dal traguardo. Affrontando una curva a destra un corridore ha urtato i piedini delle transenne volando via a sessanta all’ora e coinvolgendo chi lo seguiva. Lo sprint è andato poi a Sam Bennett (Bora Hansgrohe), che dopo aver preso la testa ha tenuto a bada Sonny Colbrelli (Team Bahrain Merida) e Luka Mezgec (Orica Scott). A seguire Roberto Ferrari e Marco Canola.

Cavendish, un buon rientro

Le attenzioni degli appassionati in questo avvio del Giro di Slovenia erano concentrate soprattutto su Mark Cavendish, al rientro dopo una pausa forzata di tre mesi per la mononucleosi.

Il campione britannico ha concluso al decimo posto, un buon rientro anche se la strada verso il pieno recupero e la possibile partecipazione al Tour de France è ancora molto lunga.

“E’ stata una giornata difficile per tutti ma soprattutto per Cavendish e Renshaw che erano al rientro” ha spiegato l’altro corridore del Team Dimension Data, l’austriaco Bernhard Eisel al sito della squadra.

“Abbiamo fatto un buon lavoro di squadra ma ci siamo un po’ persi a cinque chilometri dal traguardo. Cavendish e Renshaw hanno dovuto fare uno sforzo per raggiungerci e all’ultima curva eravamo un po’ indietro”. Eisel ha però raccolto delle buone sensazioni da questo ritorno del suo capitano: “E’ stato bello vedere Mark motivato e pronto a fare lo sprint. Domani c’è ancora una tappa per una volata” ha concluso l'esperto corridore austriaco.