La pedana dell'Olympic Stadium di Londra ha consegnato un prima bella soddisfazione a marco lingua: l’atleta chivassese, portacolori della società che porta il suo nome (Asd Marco Lingua Forever) nonché finanziere effettivo in forza alla caserma di Biella, mercoledì sera ha centrato l'accesso alla finale del Lancio del Martello ai Mondiali di atletica leggera 2017.

Impegnato nel gruppo A di qualificazione il piemontese ha lanciato al primo turno a 74 metri e 41 centimetri. La seconda "martellata" sarebbe stata intorno ai 76 metri, ma la pedana resa scivolosa dalla pioggia ha fatto perdere l'equilibrio all'atleta che, toccato il cordolo, è poi uscito annullando la prestazione.

Nullo, questa volta netto, il terzo e ultimo lancio. Al termine Lingua è 9° assoluto, ma per festeggiare la qualificazione deve aspettare la conclusione del gruppo B nel quale è impegnato anche l'altro azzurro, il romano Simone Falloni. Una pioggia a tratti torrenziale limita la prestazione degli atleti, solo in tre superano Lingua che dunque è 12° ed ottiene il pass per la finale, l'ultimo disponibile. Eliminato, purtroppo, Falloni che colleziona due nulli (primo e terzo lancio) e una misura sotto i 70 metri a 69.90.

La finale è in programma venerdì alle 20.30 locali, le 21.30 in Italia: favoriti sono i polacchi Wojciech Nowicki (76.85) e Pawel Fajdek (76.82), ma il capriccioso clima londinese sembra al momento aver livellato molto le prestazioni.

A cercare gloria saranno anche Quentin Bigot (Francia, 76.11), Pavel Bareisha (Bielorussia, 75.98), Bence Halász (Ungheria, 75.56), Dilshod Nazarov (Tagikistan, 75.54), Nick Miller (Gran Bretagna, 75.52), Aleksei Sokyrskii (Authorised Neutral Athletes, 75.50), Serghei Marghiev (Moldavia, 75.18), Valeriy Pronkin (Authorised Neutral Athletes, 75.09), Özkan Baltaci (Turchia, 74.60) e appunto Marco Lingua.

L'azzurro, lo ricordiamo, è campione italiano in carica nella specialità e quest'anno ha raggiunto quota 77 metri e 23 centimetri a Torino lo scorso 7 maggio: in finale, dunque, tutto può accadere.

«Mi merito questa finale - ha dichiarato l'atleta azzurro al termine delle qualificazioni - ho pensato subito alla mia famiglia, a mia moglie Desirèe, ai miei figli Dylan, Brian e Nicole.

Credo che in finale potrò fare veramente bene, ci spero, non è finita qui».

Allenamenti che tutto il mondo può vedere: Marco Lingua infatti è forse uno degli atleti azzurri più social, presente su Facebook e Instagram dove posta con cadenza quasi giornaliera i video dei suoi durissimi allenamenti sia in palestra (in passato è stato più volte anche Campione Italiano di Sollevamento Pesi) sia nell'ormai quasi leggendario "campo dello zio", il suo luogo preferito di lancio.

Nel mondiale che ha appassionato il mondo per la sfida tra Bolt, Coleman e Gatlin c'è spazio anche per la bella storia di Marco Lingua.