Vincenzo Nibali non è riuscito ad approfittare del tappone della Vuelta Espana con arrivo a Sierra Nevada per migliorare la propria posizione in classifica ed avvicinarsi a Chris Froome. Il campione siciliano ha tentato l’attacco sulla salita finale, ma Froome è sempre rimasto coperto dalla squadra ed ha potuto gestire la corsa con facilità andando anche a guadagnare qualche secondo nel finale. Per Nibali la situazione si fa ora molto difficile, anche perché domani, alla ripresa dopo il secondo giorno di riposo, la Vuelta Espana ripartirà con una cronometro di 40 km che dovrebbe permettere a Froome di allungare ancora.

Nibali: ‘Non è arrivato nessuno’

La tappa di Sierra Nevada era una delle più interessanti per Vincenzo Nibali, viste le lunghe salite in successione e l’altissima quota dell’arrivo, due fattori che lo hanno sempre avvantaggiato. Ma anche in questa situazione il campione del Team Bahrain Merida non ha trovato crepe nella difesa di Chris Froome e del Team Sky. Nibali ha attaccato sulla salita finale, ma tutto solo e con Froome poco dietro tirato dai compagni di squadra non ha potuto far altro che desistere. “In una salita così era difficile provare ad attaccare” ha dichiarato Nibali al sito ufficiale della sua squadra con una punta di delusione. “Non era una salita particolarmente ripida, io speravo che qualcuno mi seguisse quando ho attaccato, ma non è arrivato nessuno” ha continuato il campione siciliano, che ha così rivisto le sue strategie.

“Ho pensato che la salita era molto lunga da fare da solo e che Froome aveva ancora tre compagni di squadra, così ho rallentato e mi hanno raggiunto” ha spiegato Nibali.

‘Froome ha dovuto fare solo lo sprint’

Nibali ha sottolineato quanto peso abbia avuto sulla tappa e su tutta la Vuelta Espana la forza complessiva del Team Sky, uno squadrone che ha coperto e sostenuto Froome in ogni momento e comandato a suo piacimento la corsa.

“Froome è potuto rimanere sempre a ruota”, ha dichiarato Nibali. “Aveva tre compagni che hanno controllato la corsa fino alla fine. Hanno fatto un ottimo lavoro, lui ha solo dovuto fare lo sprint negli ultimi 500 metri”, ha raccontato il siciliano con un po’ di scoramento di fronte allo strapotere della Sky, anche pensando alla cronometro che ora potrebbe raddoppiare il vantaggio di un minuto già in mano a Froome.

Per Nibali le speranze di ribaltare la situazione di questa Vuelta Espana sono invece affidate soprattutto al tappone finale dell’Angliru, in cui si scaleranno anche Cobertoria e Cordal.