Non c’è pace per Gianni Moscon: il giovane talento del Team Sky è stato continuamente al centro di casi discussi negli ultimi mesi. Dagli insulti a Reza alla squalifica al Mondiale, Moscon è stato al centro di un intreccio di accuse che ha finito sempre per allacciarsi ai corridori ed alle squadre francesi. Così dalle pagine del giornale sportivo L’Equipe è partito un ritratto di forte impatto negativo rispetto al corridore trentino, indicato con un titolo a tutta pagina come il nemico pubblico numero uno.
Moscon come un boss
La stagione di Gianni Moscon ha riservato grandi emozioni dai risvolti contrastanti.
Il giovane corridore della Sky ha mostrato tutto il suo talento che alla seconda stagione tra i pro lo ha già portato a battagliare alla pari con i più grandi. Moscon è arrivato quinto alla Parigi Roubaix, ha corso una Vuelta strepitosa al fianco di Froome ed ha sfiorato il colpaccio al Mondiale di Bergen. Ma di pari passo con la gloria sono piovute anche le polemiche. Moscon è stato al centro di numerosi casi discussi, evidenziando un carattere probabilmente un po’ ruvido. In aprile, durante una tappa del Giro di Romandia, ha rivolto un insulto razzista al corridore francese della FDJ Kevin Reza, un episodio portato alla luce anche da un tweet di uno dei compagni di squadra del ragazzo di colore, lo svizzero Sebastien Reichenbach.
Quel comportamento è costato a Moscon una sospensione di sei settimane.
Il trentino è stato poi squalificato al Mondiale di Bergen per traino, dopo essersi fatto aiutare dall’ammiraglia a recuperare dopo una caduta. Immancabile è arrivata anche lì l’accusa da parte francese, visto che nel finale Moscon si era poi trovato all’attacco con il capitano dei blues Alaphilippe.
Le ultime corse di stagione hanno regalato altre polemiche: alla Tre Valli Varesine il trentino è stato accusato da Reichenbach di averlo fatto cadere apposta e al Lombardia ancora un francese, Vuillermoz, ha protestato platealmente ritenendo di essere stato danneggiato da sua una volata scorretta. Secondo il quotidiano sportivo francese L’Equipe ce n’é abbastanza per dedicare a Moscon un articolo a tutta pagina, con un titolo molto duro: ‘Moscon nemico pubblico numero uno: in qualche mese il giovane corridore italiano si è guadagnato una reputazione da far arrossire Joe Pesci”, con riferimento all’attore che interpretò il boss Tommy DeVito nel film Quei bravi ragazzi.
‘La Francia è contro la Sky’
Ad incuriosire di questa lunga sequenza di episodi è anche l’intreccio continuo con corridori e squadre francesi, quasi come se ci fosse un conto in sospeso più grande di quello verso lo stesso Moscon. Il corridore trentino ne ha parlato apertamente in una recente dichiarazione resa alla Gazzetta dello Sport ,dopo i fatti della Tre Valli Varesine e le accuse di Reichenbach e della FDJ. “E’ l’ennesima storia con la stessa squadra e le stesse persone” ha rilevato Moscon. “La Francia è contro la Sky, la FDJ non perde occasione di attaccarci come al Tour de France per il body delle cronometro”, ha ricordato il corridore trentino che si è riferito alle accuse piovute sulla sua squadra per aver usato una tuta con dei generatori di vortice.